“Che vergogna e non dico altro sennò…”. Il silenzio parla chiaro nel caso di Matteo Salvini. Il vice presidente del Consiglio, Ministro dell’Interno e leader della Lega cerca di sviare da ogni polemica sul “suo” Milan dopo l’eliminazione dei rossoneri dall’Europa League. Ma al tempo stesso qualche parola detta tra i denti manifesta chiaramente il suo dissenso, specie nei confronti di Gattuso contro cui si era già espresso più di una volta e aspramente.
LA VERGOGNA E IL NO COMMENT – “Non fatemi parlare da tifoso altrimenti poi dicono che devo fare il Ministro, allora fatemi fare il ministro. Ma che vergogna!”, ha detto Salvini a Telelombardia. Il Ministro dell’Interno è apparso abbastanza stizzito per l’eliminazione del Milan dall’Europa League arrivata dopo una partitaccia in Grecia con due risultati su tre a disposizione per passare il turno e anche la sconfitta con un solo gol di scarto favorevole. Ed invece è arrivato il 3-1 e l’ennesima prestazione opaca di Higuain e compagni. Facile quindi comprendere l’ira di Salvini come quella di tutti i tifosi rossoneri. “Su Gattuso no comment! È un amico… sempre e comunque forza Milan ma non ci posso credere. Fatemi fare il Ministro perché se parlo da tifoso qualcuno si offende” le stilettate ‘silenziose’ di Salvini.
I PRECEDENTI – In questa stagione Salvini aveva già più volte manifestato il suo disappunto verso Gattuso, il gioco del suo Milan e le scelte del tecnico calabrese. Dopo il derby perso all’ultimo minuto ma secondo il leader della Lega “non giocato” dai rossoneri, ma la polemica tra i due era scoppiata dopo il pari con la Lazio in cui Salvini aveva direttamente accusato Gattuso di aver gestito male i cambi. Ringhio quella volta non l’aveva presa bene e aveva risposto per le rime: “Se lui parla di calcio allora io dovrei parlare di come lui gestisce il Paese e non mi sembra che vada tutto bene…”. I due poi si erano chiariti telefonicamente. E ora?
