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Milan ko, Pioli striglia i giocatori e si sfoga su Rangnick

Il Milan perde in casa contro il Genoa e Pioli ne ha per tutti.

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Milan ko, Pioli striglia i giocatori e si sfoga su Rangnick Fonte: 123RF

Il Milan è stato sconfitto per 2-1 in casa dal Genoa, dopo una prestazione fortemente negativa. I giocatori rossoneri sono reduci da una settimana di inferno tra le vicende societarie che hanno portato al licenziamento di Boban e il caos causato dal Coronavirus, ma il tecnico Stefano Pioli non vuole sentire parlare di alibi: “Non dobbiamo avere alibi e giustificazioni, né per le porte chiuse né per le difficoltà societarie. Dovevamo essere più attenti e determinati negli episodi che hanno deciso la partita. I demeriti sono nostri, ci siamo trovati sotto di due gol perché abbiamo sbagliato. Non abbiamo alibi, a Milanello ci siamo allenati bene”.

Neanche San Siro completamente vuoto deve fare da scusante: “Giocare senza pubblico non è calcio, ma vale per noi e per loro. Avevamo una grande opportunità di mostrare le nostre qualità e che potevamo far bene. Non l’abbiamo vinta per demeriti nostri”.

Pioli evidenzia la mancanza di concretezza sotto porta: “Credo che è difficile dire che qualcosa non abbia funzionato a livello tecnico quando tiri in porta 22 volte. C’è stata mancanza di determinazione, era una grande occasione per sistemare la nostra classifica. Giocare in un San Siro vuoto è un aspetto negativo quasi surreale. Ma oggi è solo responsabilità nostra, non c’entra niente il presunto caos societario o la mancanza del pubblico”, ha spiegato a Dazn

In settimana Boban è stato licenziato dal Milan dopo la critica a Gazidis, che non l’ha informato sull’ingaggio di Ralf Rangnick a partire dalla prossima estate. Il destino del tecnico emiliano sembra segnato: “Ho letto le parole di Boban, ma noi dobbiamo assolutamente rimanere concentrati sul lavoro, poi io non sono assolutamente preoccupato per il mio futuro. Fa parte del ruolo. E troppo importante, lavoriamo in un club prestigioso e i tifosi ci hanno sempre sostenuto, finire bene questa stagione”.

“Poi c’è chi dovrà decidere quello che sarà il futuro, in questo momento io devo solo allenare, farlo al meglio e permettere al Milan di finire il campionato nel miglior modo possibile. Poi succederà quello che dovrà succedere”.

Pioli non risparmia le critiche ai suoi: “Leao doveva stare più vicino ad Ibra, ma non sempre l’ha fatto. Siamo stati costretti a giocare su Ibra e ci volevano delle sponde. In difesa ci siamo allungati dopo il primo gol, è venuta meno l’attenzione e la determinazione. Potevamo difendere meglio, ma sono stati degli episodi in cui eravamo in parità numerica e abbiamo addirittura perso palla”.

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