Giorni di attesa per il Milan, sempre alla ricerca dell’allenatore che subentrerà a Stefano Pioli al termine della stagione rossonera. Con l’addio ormai sicuro di Maldini, che seguirà quello già avvenuto di Boban, e l’affermarsi dei due dirigenti Almstadt e Moncada, è vicino il divorzio del tecnico emiliano.
Il favorito numero uno alla sua successione, Ralf Rangnick, ex tecnico del Lipsia e attuale coordinatore della squadre Red Bull, ha fatto però un passo indietro nelle ultime ore, smentendo di aver raggiunto un accordo con il Milan. Intervistato dalla Tv tedesca MDR, il mister tedesco ha dichiarato: “Non c’è niente di vero su un mio accordo raggiunto con il club rossonero. In passato ci sono stati degli interessamenti vaghi, ma parlare di accordo non ha niente a che fare con la realtà”.
Rangnick piace moltissimo alla famiglia Singer ed è in contatto con il club meneghino dall’anno scorso, in tempi non sospetti. L’epidemia di Coronavirus ha però rallentato fortemente la trattativa, e le due parti starebbero discutendo non tanto sull’ingaggio, quanto per la cifra che Elliott vuole mettere a disposizione per il mercato, decisamente al ribasso rispetto solo a qualche mese fa.
In caso naufragasse l’opzione Rangnick restano aperte due strade: la prima porta a Marcelino, ex allenatore di Valencia e Villarreal che già a settembre fu molto vicino ai rossoneri nelle turbolente settimane che portarono all’addio di Marco Giampaolo.
La seconda opzione è Unai Emery, ex Psg reduce dall’esperienza poco felice all’Arsenal. Gordon Singer, figlio del capo di Elliott Paul, lo ha consigliato a Gazidis per la prossima stagione.
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