Argento, argento e ancora argento: l’Italia del fondo ha deciso di cambiare colore, nel senso che all’azzurro che la contraddistingue ha deciso (appunto) che sull’isola di Sentosa l’unico colore che meritava di essere annotato inizia con la a, ma si coniuga con argento. Tanto che anche la mixed relay 4×1500, cioè la staffetta mista che ha chiuso la discussa rassegna di Singapore, ha portato in dote una medaglia d’argento. Con questa fanno 6: sesto posto finale nel medagliere, ma alla fine i metalli sono comunque tutti pesanti.
- Wellbrock imbattibile: 4 ori in 4 gare!
- Paltrinieri è sempre l’ultimo ad arrendersi
- Taddeucci, un poker per la storia. Greg in doppia cifra nel fondo
- Paltrinieri scherza: “A Singapore non hanno più argento…”
Wellbrock imbattibile: 4 ori in 4 gare!
Il problema è che i mondiali di fondo 2025 verranno ricordati per sempre come quelli brutalmente dominati da Florian Wellbrock, che per non farsi mancare nulla ha trascinato la Germania all’oro anche nella gara conclusiva.
Stratosferico il rendimento del tedesco: 4 gare disputate e altrettante medaglie d’oro (tre individuali), a riprova di uno stato di forma che fa rima con grazia e di un talento che non si può discutere.
Il confronto con Gregorio Paltrinieri si è concluso 4-0 in suo favore, ma non è questo il punto: la capacità di Wellbrock di fare la differenza nei momenti decisivi è stata la discriminante che ha messo un paletto tra sé e il resto del mondo. Anche se gli italiani in questo sono stati quelli più prossimi a contenere le sue bracciate.
Paltrinieri è sempre l’ultimo ad arrendersi
Soprattutto Paltrinieri ha fatto sperare concretamente in una rimonta che a un certo punto appariva più che possibile. Il carpigiano ha ricevuto il cambio da Marcello Guidi e in poche centinaia di metri (nella mixed ognuno corre 1.500 metri) ha raggiunto il rivale, che pure ha saputo gestirsi in modo intelligente, riuscendo poi a prevalere nel finale e chiudendo con due secondi di vantaggio.
L’Italia aveva impostato una tattica differente rispetto alla Germania: Barbara Pozzobon e Ginevra Taddeucci hanno aperto la gara duellando anche con rivali maschi e arrivando a contare un minuto e 20 secondi dalla testa.
Il recupero di Guidi ha rimesso l’Italia in seconda posizione, poi nel finale Paltrinieri ha accorciato, ma Wellbrock nel finale ha sparato qualche cartuccia in più e non ha dato scampo a nessuno. Sul podio di giornata sale anche l’Ungheria grazie a una poderosa rimonta da parte di Betlehem, con Francia e Australia superate senza troppi fronzoli.
Taddeucci, un poker per la storia. Greg in doppia cifra nel fondo
L’ultima gara delle acque libere ha consegnato Ginevra Taddeucci alla storia del nuoto italiano: mai una atleta era andata a podio in tutte le gare (almeno 4) disputate in una singola rassegna iridata.
Paltrinieri ha toccato quota 19 medaglie in carriera ai mondiali (6 ori, 8 argenti, 5 bronzi), che nella fattispecie sono 10 pensando alle gare di fondo (2 ori, 7 argenti e un bronzo). “Alla fine abbiamo chiuso bene una rassegna nella quale siamo stati ottimi protagonisti”, il commento di Gregorio.
“Volevamo vincere, ma sapevamo quanto la Germania fosse forte e anche con una tattica diversa dalla nostra lo ha dimostrato. Non penso sarebbe cambiato nulla se avessimo gareggiato sempre uomini con uomini e donne con donne”.
Paltrinieri scherza: “A Singapore non hanno più argento…”
Paltrinieri ha affrontato questi mondiali con tante incognite, per questo le tre medaglie messe in valigia valgono veramente tanto. “Alla fine c’è ne veniamo a casa con un altro risultato pesante: a Singapore non c’è più traccia di argento, lo abbiamo portato via tutto noi italiani… chiudere sul podio la staffetta per il sesto anno di fila non è cosa da poco. Tutti hanno dato un bel contributo e c’è da esserne orgogliosi”.
Non manca una battuta su Taddeucci: “Mi spiace che abbia vinto una medaglia in più rispetto a me, infatti volevamo impedire di fare la staffetta… Ginevra è stata fondamentale, è lei il personaggio copertina della nostra spedizione”.
Infine, sui prossimi impegni: “Questo mondiale è stato molto stancante, ma me ne torno a casa con la consapevolezza di aver fatto il massimo. Peccato per il dito fratturato che un po’ mi ha condizionato e che mi convince anche a tornare a casa, rinunciando definitivamente alla vasca. Farò il tifo per i miei compagni dalla tv, spero sapranno regalare a me e a tutti gli italiani tante belle soddisfazioni”.