Quarta partita ufficiale senza vittoria per il Milan, che dopo le tre sconfitte consecutive contro Sampdoria, Roma e Inter si fa imporre il pareggio casalingo dal Genoa in una partita condizionata dall’espulsione di Leonardo Bonucci.
La striscia di insuccessi considera anche il grigio 0-0 contro l’Aek in Europa League, partita al termine della quale il popolo di San Siro ha esternato per la prima volta in stagione il proprio malcontento accompagnando la squadra negli spogliatoi con abbondanti fischi.
La stessa scena si è ripetuta al 90’ della partita contro il Genoa, anche se i fischi sono stati coperti da qualche timido applauso per l’impegno profuso dai giocatori nonostante un’ora di inferiorità numerica.
Al termine della partita Vincenzo Montella ha elogiato la generosità della squadra, salvo poi puntare il dito contro la decisione dell’arbitro, dopo il consulto con il VAR, di espellere Bonucci: “Il VAR è sicuramente utile e ci sta aiutando, ma sta diventando una cosa televisiva, così si perde di vista quello che succede sul campo. Bonucci voleva solo prendere posizione, non ha mai guardato Rosi. Io mi sto giocando la carriera e c’erano due rigori per noi, su Bonaventura e su Kalinic”.
Polemiche a parte, però, la sostanza è quella di una squadra già lontanissima dalla zona Champions e ancora alle prese con la ricerca di un’identità tattica.
Problemi oggettivi che potrebbero costare il posto a Montella: voci insistenti danno infatti per esaurita la pazienza della società, che dopo aver lanciato diversi segnali al tecnico napoletano sembra decisa a virare su Paulo Sousa.
Vanno solo individuati i tempi tecnici di una svolta che sembra nell’aria: a Montella potrebbe essere concessa come prova d’appello la partita contro il Chievo, ma il destino sembra segnato, complice anche il fatto che l’allenatore portoghese ha già rescisso il contratto da commentatore che lo legava a Fox Sport ed è pronto per tornare in panchina.
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