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Gp Brno: perchè Marquez e Bagnaia hanno rallentato, cosa dice la regola sulla pressione gomme. Precedente in Thailandia

Nella Sprint Race del Gran Premio di Repubblica Ceca le due Ducati di Marc Marquez e Pecco Bagnaia a metà gara hanno rallentato per un problema alla pressione delle gomme e si sono lasciate sfilare. Cosa dice il regolamento

Ultimo aggiornamento:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Sembrava una gara di ciclismo, quando quelli in fuga si rialzano per non restare al vento e si fanno riprendere dal gruppo inseguitore. Ed invece era una gara di MotoGP. A metà Sprint del Gp di Repubblica Ceca, prima Bagnaia e poi Marc Marquez si sono rialzati per un attimo facendosi passare. L’incubo pressione gomme si è abbattuto sulle due Ducati ufficiali. A Brno, una cosa mai vista, o forse sì. Era già successo in Thailandia, in quell’occasione sempre Marquez si era fatto passare dal fratello Alex per “succhiargli” la ruota. Ha fatto la stessa cosa con Acosta il buon Marc riuscendo poi nel controsorpasso finale per poter esultare dopo qualche lungo minuto di attesa e di investigazione.

Bagnaia e Marquez si rialzano: cosa è successo nella Sprint

Era una gara come tutte le altre la Sprint di Brno. Bagnaia partito dalla pole era stato superato già nel primo giro da Marquez che stava andando via e in meno di metà corsa aveva già oltre un secondo di vantaggio sul compagno. Poi il colpo di scena, doppio. Al 5° giro Pecco si ritrova alle spalle di Acosta e Bastianini. Tutti pensano ad un errore ed invece non è così. Il torinese si è rialzato per un breve tratto, ha aspettato di essere superato dalle due Ktm.

Nemmeno il tempo di capire la mossa passiva di Bagnaia che la stessa cosa capita a Marquez che si ritrova dietro Acosta. Anche Marc si è rialzato, ha atteso la Ktm, l’ha fatta passare e si è messa alle spalle del connazionale. L’arcano a quel punto viene svelato. Le due Ducati ufficiali hanno un problema con la pressione delle gomme sull’anteriore, le temperature rischiano di farle scendere, troppo, sotto i limiti del regolamento e quindi a rischio penalità. E allora stando in scia si mette più temperatura nella gomma e questo fa salire anche la pressione

Marquez ha fatto rientrare i valori di pressione della gomma davanti e a due giri dalla fine ripassa Acosta e va vincere. Sub judice e sotto investigazione ma per qualche minuto perchè la sua Ducati e la sua Sprint vengono dichiarate a norma, la festa può continuare. Bagnaia non riuscirà invece più a riprendere il bandolo della Sprint e chiuderà mestamente 7°.

Cosa dice la regola sulla pressione gomme?

“I piloti sono chiamati a rispettare le pressioni minime per un minimo del 60% dei giri nel caso di distanza di gara superiore ai 15 giri. Nelle Sprint è pari al 30%. L’unica circostanza nella quale non viene applicata la regola relativa alla pressione delle gomme è in caso di gare flag-to-flag e il protocollo si applica soltanto quando entrambe le gomme sono slick. In caso di violazione verrà applicata una penalizzazione di 8 secondi nelle Sprint, se la violazione viene commessa in gara 16 secondi”.

Il precedente di Marc Marquez in Thailandia

Era già successo, proprio alla Ducati, proprio a Marc Marquez. Nel Gran Premio della Thailandia dello scorso 2 marzo, gara che aveva aperto la stagione, lo spagnolo scattato dalla pole, era andato via ai suoi avversari, poi nel 7° giro, aveva aspettato e fatto passare suo fratello Alex al quale era rimasto però incollato per tutto il resto della gara, senza provare l’attacco fino a 3 giri dalla fine quando Marc si riprese la testa.

Marquez spiega cosa è successo: Pecco fa polemica

Gigi Dall’Igna con ancora la gara sub-judice si era lasciato andare ad un laconico: “Avendo avuto poco tempo visto le prove sul bagnato, era difficile fare la scelta sulla pressione sulla temperatura delle gomme”. I due piloti sono poi entrati un po’ nel dettaglio: “Quando sul dashboard ho visto che ero fuori pressione ho deciso di aspettare qualcuno – ha detto Marquez ai microfoni di Sky Sport MotoGP – Quando poi ho visto che sul dashboard era tornato il valore zero, allora mi sono fidato, ho ricominciato a spingere ed ho risuperato Acosta”. A incidere secondo i piloti l’asfalto nuovo di Brno e l’impossibilità di girare molto sull’asciutto venerdì, in cui ha piovuto molto e la pista era sempre abbastanza bagnata.

Più polemico Bagnaia che invece dice di essere stato tradito dal sistema di rilevazione della sua GP25 e di non essere in difetto con la pressione delle gomme: “La pressione della gomma davanti era giusta e non avrei dovuto cedere posizioni – ha detto Pecco a Sky – il dashboard della moto, però, mi diceva un’altra cosa purtroppo. Quando sono arrivato ai box non capivo perché non fossi sotto investigazione, ma abbiamo analizzato e guardato i dati in telemetria, si vede che dal 2° giro ero già a posto con la pressione. La moto, però, diceva un’altra cosa”.
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