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MotoGp, incubo Iannone: sfogo dopo la decisione del Tas

La stagione del centauro di Vasto è definitivamente compromessa.

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La stagione di Andrea Iannone è definitivamente compromessa. Nella serata di venerdì è arrivata la doccia gelata per il centauro di Vasto, che attendeva la decisione del Tas di Losanna sulla sua squalifica di 18 mesi arrivata per la sua positività ad un controllo effettuato in Malesia nel 2019.

Invece il tribunale arbitrale dello sport ha di nuovo rinviato la sentenza fino a metà novembre, calando così il sipario sulla stagione 2020 di The Maniac, che non scenderà in pista quest’anno.

“È stato accertato che Andrea Iannone ha commesso una violazione del regolamento antidoping e gli è stata imposto un periodo di 18 mesi di inattività. Il pilota chiede l’annullamento della decisione impugnata, mentre la Wada (Agnezia mondiale antidoping) chiede che la decisione, a sua volta impugnata, sia sostituita da un nuovo verdetto che imponga quattro anni di inattività a Iannone”, si legge nella nota emessa dal Tas.

Il pilota dell’Aprilia resta così nel limbo. La sentenza di primo grado, emessa ad aprile, scadrà nel giugno 2021 salvo nuove indicazioni per la sentenza del Tas.

In serata sono arrivate le parole di sfogo su Instagram del pilota: “Dentro ogni persona ci sono dolori che nessuno conosce, sacrifici che nessuno ha asciugato, cicatrici che nessuno ha curato. Ci sono sentimenti che nessuno potra’ mai giudicare, perche’ nessuno ha pianto le stesse lacrime, sofferto per lo stesso dolore… Ognuno di noi conosce quello che tiene chiuso dentro al cuore e che nessuno al mondo deve permettersi di giudicare“, scritto tutto in maiuscolo.

Alcuni giorni fa Iannone in conferenza stampa si era sfogato così: “Mi sento rapito, come se mi avessero rubato la vita. Il mio dovere è seguire le regole sperando che la giustizia faccia il suo corso. Sono grato a tutte le persone che mi hanno proposto qualcosa di interessante, in tutti i settori. Ma ho rifiutato tutto, la priorità è tornare il prima possibile in moto, sull’Aprilia, in pista”.

L’Aprilia continua a credere nella sua innocenza: “Siamo straconvinti della sua innocenza, conosciamo Andrea. Quando tornerà sarà più motivato che mai, non vediamo l’ora di vederlo in moto. Speravamo prima di questa estate. Sono curioso di conoscere i motivi di questi ritardi a Losanna. A noi Andrea manca”, ha spiegato l’ad Rivola.

MotoGp, incubo Iannone: sfogo dopo la decisione del Tas Fonte: Getty Images

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