Un Napoli rinato quello agli ordini di Rino Gattuso. La squadra partenopea sembra aver cambiato completamente marcia da quando è arrivato il tecnico ex Milan. La vittoria della Coppa Italia ha dato fiducia all’ambiente e alla ripresa del campionato sono arrivate le vittorie contro Verona e Spal.
Ma c’è una piccola ombra sulla festa azzurra di queste ultime ore: il futuro di Josè Callejon. Lo spagnolo, nel corso di questi anni, ha assunto il ruolo dell’intoccabile: sua la fascia destra capace di segnare, servire i compagni e all’occorrenza spendersi anche in fase difensiva. Contro la Spal è arrivato anche il gol e ora i tifosi ne chiedono la conferma.
Tutti pazzi per Josè
Dopo la vittoria con la Spal, tutti i tifosi si concentrano sull’argomento come Ilaria: “A costo di pagargli lo stipendio, vogliamo rinnovare il contratto di Josè e trattenerlo a Napoli per sempre?”. E sono tanti i tifosi che chiedono a gran voce il rinnovo per lo spagnolo, che continua a dimostrare grande attaccamento alla maglia come ha dimostrato l’esultanza dopo il gol.
Il lavoro di Gattuso
Ma contratto dello spagnolo a parte, gara dopo gara si nota sempre di più il lavoro fatto da Rino Gattuso sulla squadra come segnala anche Marcello: “Bello da vedere. Il Napoli sta perfezionando la sua manovra con il passare delle partite e a prescindere dagli interpreti. Gattuso ha definitivamente fatto recepire alla squadra quello che vuole in campo. Lobotka migliore in campo per la continuità sui 90 minuti”.
La polemica
E non manca la consueta polemica. Ai tifosi azzurri non sono piaciute le parole di Lorenzo Minotti che ha giudicato con severità un’espressione di Lorenzo Insigne al momento del cambio: “Minotti sta straparlando inutilmente. Quando hanno inquadrato Insigne non avevano ancora alzato il tabellone” e ancora “Minotti che su SkySport cerca di imbastire un caso inesistente sulla sostituzione di Lorenzo Insigne, il cronista minimizza ma lui insiste”. E c’è anche chi chiede ufficialmente a Sky di non inviare più l’ex Parma per le gare del Napoli.
