L’ombra delle scommesse si abbatte sul mondo NBA: nella mattinata italiana l’FBI ha arrestato Terry Rozier, guardia dei Miami Heat (è compagno di Simone Fontecchio) e l’attuale tecnico dei Portland Trail Blazers, Chauncey Billups, entrambi finito nel mirino delle forze dell’ordine nell’ambito di un’indagine legata a presunte scommesse sulle partite. I fatti risalirebbero a due anni e mezzo fa e vedrebbero coinvolti anche altri possibili personaggi del mondo NBA, tanto che è attesa alle 16 italiane una conferenza stampa da parte del direttore generale FBI Kash Patel per fare luce sulla vicenda.
- Rozier, quelle scommesse insolite su Charlotte-NOLA del 2023
- Billups, l'arresto sarebbe legato a un giro illegale di poker
- L'FBI fa sapere che ci sono coinvolti 4 clan mafiosi
- L'avvocato di Rozier attacca: "Spettacolarizzazione del nulla"
Rozier, quelle scommesse insolite su Charlotte-NOLA del 2023
La notizia ha scosso il mondo NBA, peraltro già finito sotto i riflettori nelle ultime 48 ore per la ripartenza della stagione regolare. Secondo le prime indiscrezioni, Rozier sarebbe finito nel mirino degli agenti federali per presunte scommesse che sarebbero avvenute relativamente alla partita giocata dai Charlotte Hornets (la sua squadra dell’epoca) e i New Orleans Pelicans del 23 marzo 2023, terminata con il successo di NOLA per 115-96.
In quella partita, diverse agenzie di scommesse avevano notato che c’erano tantissime puntate legate alle statistiche personali di Rozier. Destò sospetti soprattutto uno scommettitore, che in soli 46 minuti arrivò a puntare 30 volte (per complessivi 13.759 dollari) sulle statistiche di Rozier legate a under sui punti, rimbalzi e assist, tanto che pochi minuti dopo le agenzie chiusero le scommesse sul giocatore. Rozier quella sera si fermò a soli 10’ di partita, con 5 punti segnati, 4 rimbalzi, 2 assist, una palla recuperata e una persa, lamentando un problema al piede che lo convinse a uscire dal campo dopo una manciata di minuti di gioco.
Al momento dell’arresto, il giocatore si trovava in un albergo di Orlando, in Florida, al seguito dei Miami Heat che ieri sera hanno debuttato proprio sul campo del Magic, sconfitti 125-121 (buon esordio di Fontecchio con la nuova maglia: 13 punti, 2 rimbalzi e un assist in 19’), con Rozier che non è stato inserito nella lista per la partita, senza però comunicare il motivo dell’esclusione.
Billups, l’arresto sarebbe legato a un giro illegale di poker
Nel caso di Billups, sembrerebbe che l’arresto sia legato a fatti che non hanno a che vedere con quanto imputato a Rozier, e tantomeno al mondo NBA: si tratterebbe di un’indagine legata a un giro di partite di poker illegale, gestite da ambienti mafiosi. Secondo ABC News, il coach di Portland dovrebbe comparire già nella giornata odierna in tribunale per chiarire la sua posizione.
Quanto a Rozier, nel 2023 era già stato coinvolto in una sorta di indagine da parte della NBA sulla partita incriminata, ma il suo legale aveva specificato che ne era uscito del tutto assolto, con la lega stessa che non aveva riscontrato alcuna anomalia. Legato però alla vicenda che ha avuto per protagonista il giocatore ci sarebbe anche l’arresto di Damon Jones, ex giocatore NBA e assistente sulla panchina di Cleveland dal 2016 al 2018: sarebbero in tutto 6 le persone coinvolte nel caso scommesse riferito alla partita incriminata (lo riferisce sempre ABC News).
L’FBI fa sapere che ci sono coinvolti 4 clan mafiosi
“Un operazione di gioco d’azzardo illegale e di manipolazione di eventi sportivi che era in essere da anni”: così l’ha definita Kash Patel, direttore dell’FBI. Frode telematica, riciclaggio di denaro, estorsione, rapina e gioco d’azzardo illegale: questi i capi d’accusa nei confronti delle persone indagate, tra cui appunto Rozier e Billups.
“Credo che ci siano 31 persone in custodia cautelare”, ha affermato John Marzulli, portavoce del procuratore di New York orientale. “La frode è di decine di milioni di dollari, è qualcosa di sconcertante”, ha aggiunto Patel. Che ha parlato anche di alcune tra le famiglie mafiose più note negli Stati Uniti coinvolte. “Abbiamo emesso misure cautelari verso componenti dei clan Bonanno, Gambino, Genovese e Lucchese. È un’operazione incredibile, e molto ancora c’è da scoprire”.
Il procuratore Joseph Nocella jr. ha parlato di 6 arresti legati all’inchiesta sulle scommesse sportive: “Il piano prevedeva di pianificare quando i giocatori avrebbero saltato le partite o quando sarebbero usciti a partita in corso per infortunio. Venivano piazzate scommesse e la maggior parte sono risultate vincenti, con i soldi dell’incasso poi riciclati in vari modi”.
L’avvocato di Rozier attacca: “Spettacolarizzazione del nulla”
L’avvocato di Rozier, Kim Trusty, ha accusato l’FBI di aver voluto spettacolarizzare qualcosa che non esiste: “Sono stato avvertito alle 6 di mattina che sarebbero andati a prelevare Terry in hotel. Poteva essere fatto tutto senza alcun clamore, evitando di mettere in piazza questa vicenda che peraltro non sussiste, perché l’NBA aveva aperto un’indagine su quella partita e l’ha chiusa immediatamente, non ravvisando alcuna anomalia.
Volevano solo mettere in imbarazzo un atleta professionista e farlo passare da criminale, cosa che non è, dal momento che le fonti su cui si basa la vicenda sono del tutto inattendibili. Terry non è un giocatore d’azzardo e non vede l’ora di vincere questo incontro”. Comparirà tra poco davanti a un tribunale della Florida, deciso a chiarire la propria posizione.
