Grande commozione lunedì per Marko Bakic, ex centrocampista della Fiorentina ora del Belenenses. Il giocatore, sostituito al 70′ della sfida contro il Guimaraes, si è lasciato andare in un pianto liberatorio: era rammaricato per non essere riuscito a segnare un gol da dedicare allo scomparso Davide Astori, suo compagno di squadra nella stagione 2015/2016.
Raccontano i media portoghesi che il montenegrino, fortemente colpito dalla morte del capitano della Fiorentina, avrebbe voluto dedicargli una rete e non è riuscito a resistere all’emozione al momento del cambio, piangendo sia in campo sia in panchina.
Intanto oggi si terrà l’autopsia del difensore viola: l’esame, cui risultati arriveranno in 60 giorni, dovrà accertare eventuali reati, ha precisato Antonio De Nicolo, procuratore capo di Udine. “Abbiamo aperto un procedimento penale con ipotesi di omicidio colposo, allo stato attuale a carico di ignoti: un atto necessario per eseguire l’autopsia sulla salma che verrà eseguita domani”.
“È un dovere accertare se la morte di Astori è avvenuta per tragica fatalità o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa – le parole di De Nicolo – in questo momento non c’è nessuna responsabilità di qualcuno, che ci sembra potrebbe rispondere di qualcosa”. È stata acquisita anche la documentazione sanitaria relativa ad Astori in possesso della Fiorentina che ha dato la disponibilità a fornire il materiale.
I funerali del giocatore si terranno giovedì a Firenze nella Basilica di Santa Croce mentre la camera ardente verrà allestita e aperta nella gornata di mercoledì a Coverciano.
La partita contro il Benevento, in programma domenica, potrebbe essere rinviata: l’ipotesi comincia a serpeggiare con sempre maggiore insistenza e non è stata smentita, seppur nemmeno confermata, dal commissario della Lega A Giovanni Malagò, che a margine dell’assemblea di categoria ha spiegato anche il perché le partite non giocate il 3 marzo sono state collocate ad aprile: “Inizialmente si pensava di recuperare il 27° turno di campionato il 13-14 marzo. Per un fatto emotivo e psicologico, subito capito e condiviso, la Fiorentina ci ha chiesto di non tornare a Udine nel giro di pochi giorni. Del rinvio della partita contro Benevento non si è parlato”.
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