E’ il favorito numero uno per il Pallone d’Oro, ma i numeri di questa stagione finora condannano Cristiano Ronaldo.
La crisi di CR7 si rispecchia in quella del Real Madrid: l’attaccante lusitano ha cominciato malissimo la Liga. In sette partite, il portoghese ha infatti realizzato solo una rete, nonostante i 48 tiri in porta. La sua percentuale tiri/gol è la peggiore tra i marcatori dei cinque principali campionati europei (2.5%): una oscenità per chi è abituato a viaggiare con una media di un gol a partita. L’ultima rete risale all’incontro con il Getafe, quando Ronaldo mise a segno la marcatura decisiva del definitivo 2-1.
In cima a questa speciale graduatoria c’è Ciro Immobile, con ua strepitosa media realizzativa del 28,57%: lo inseguono il bomber del Borussia Dortmund Aubameyang, 11 partite, 985 minuti giocati e 42 conclusioni (23,81%), l’immancabile Lionel Messi (12 gol su 69 tiri in porta) e la punta del Tottenham Harry Kane.
In serie A molto bene gli azzurri Dries Mertens e Lorenzo Insigne, il cannoniere della Roma Edin Dzeko e lo juventino Paulo Dybala.
Ronaldo ha replicato stizzito a chi lo vede in crisi: “Non cosa voglia dire questa parola, la gente si dimentica delle cose positive. Anche se perdessimo tre, quattro, cinque gare continuerei a dire che non siamo in crisi. Non segno? Non importa, sono super tranquillo. Una buona prestazione non conta per voi giornalisti. Contano solo i gol, ma le statistiche sono chiare, non ne voglio parlare. Se digiti “Cristiano Ronaldo” su Google lo vedete, a me non importa”.
Zidane non fa drammi sul momento no di CR7, il suo uomo chiave: “Stanno facendo le loro cose in campo. Il gol di Isco arriva da un passaggio di Cristiano Ronaldo. Non sta segnando ma è utile alla squadra e, alla fine, sarà lui, a fare la differenza”.
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