Non molla, Sinisa Mihajlovic. E non mollano neanche i tifosi del Bologna che già gli hanno dimostrato umanità, affetto, stima oltre ogni barriera organizzando un pellegrinaggio il 21 luglio scorso a cui aveva preso parte anche Arianna, la moglie dell’allenatore.
“Voglio ringraziare con il cuore tutti, davvero. Siete stati stupendi. Grazie”, aveva detto la moglie del tecnico bolognese, visibilmente emozionata mascherando solo in parte la commozione, con grandi occhiali da sole.
L’intenzione è ripetersi il 6 ottobre prossimo, giorno della sfida di campionato contro la Lazio. E, proprio per questo, la tifoseria rossoblù ha proposto ai “colleghi” laziali di unirsi al pellegrinaggio per sancire una unione che superi le apparenti divergenze di tifo.
Un invito volto a dimostrare il loro raccoglimento attorno alla drammatica battaglia che Mihajlovic sta vivendo, con la sua famiglia. Ricordiamo che l’allenatore del Bologna ha vestito la maglia biancoceleste, ricoprendo un ruolo decisivo, tra il 1998 e il 2004.
Il 21 luglio scorso, i sostenitori del Bologna salirono al Santuario mariano, per pregare per il proprio allenatore, che all’Ospedale Sant’Orsola lotta contro la leucemia, e per tutti i malati. In circa un migliaio le persone che si incamminarono sotto i portici che, dal ‘Meloncello’, a due passi dallo stadio Dall’Ara, salgono al Santuario.
Tra loro, come già scritto sopra, era presente anche Arianna che allora spese parole sentite di emozione e gratitudine per la vicinanza che la tifoseria organizzata e no aveva manifestato nei loro riguardi.
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