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Olimpia Milano, è il giorno di Gigi Datome: "Vincerò anche qui"

L'ex Fenerbahce si presenta ai suoi nuovi tifosi.

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Olimpia Milano, è il giorno di Gigi Datome: "Vincerò anche qui" Fonte: @Arenella

E’ il giorno del battesimo in Olimpia Milano per il capitano della nazionale italiana Gigi Datome, che durante la conferenza stampa di presentazione ha mostrato tutto l’orgoglio del vestire la maglia della squadra meneghina.

“Sono felice di essere qui grazie al GM Stavropoulos, abbiamo cominciato col primo allenamento, il più è da farsi. Saluto i tifosi che ci stanno guardando da casa, son qua per tanti motivi e sono contento di aver iniziato a lavorare”.
 
“E’ superficiale dirlo ma sono qua perché Milano è cresciuta tanto in questi anni, ho avuto sempre il pensiero di vincere con una squadra italiana, visto che ho vinto all’estero, e questo è uno degli obiettivi. Milano, Olimpia, Armani: ambizione con Messina, compagni di squadra di altissimo livello ci sono tantissime motivazioni”.

“Ho preso tempo per lasciare il Fener per uscire nel modo giusto, ringrazio il club che mi ha dato l’opportunità di uscire c’erano dei tempi da rispettare c’era l’intenzione di doverlo fare ma non avevo fretta”.

“Dopo l’NBA cercavo condizioni in cui giocare ad alto livello con grandi obiettivi, e giocando. L’ho trovato al Fener e spero qua di aver fatto la scelta giusta: sono fortunato di essere così ambizioso ad andare in palestra e inseguire grandi obiettivi”.

“Viviamo una situazione storica particolare, la speranza è che anche nel nostro piccolo il basket possa far tornare a gioire la gente. Da fuori vedevo un bellissimo posto per cui tutti ci adorano, forse ci adorano più da fuori che da dentro. Sono un privilegiato, ho visto il basket italiano perdere vigore su budget e appeal ma dall’anno scorso sono tornati a crescere grazie anche alla campagna acquisti importante fatta e speriamo di non tradire le attese. C’è grande passione e speriamo di rivivere una situazione di calore al palazzetto quando si potrà”.

“I nomi che ci sono qua permettono di crescere anche in allenamento, son tutti giocatori che han fatto la storia dell’Eurolega in questo decennio. Mi sento fortunato per tutto quello che sto vivendo, sarà banale ma ci sono tantissime cose belle che trovo venendo qua a Milano”.

“Penso che ogni giocatore debba portare il suo bagaglio di esperienza. Questi 5 anni di Eurolega ad alto livello me li porto dietro, vedo Milano come un posto per migliorare e crescere. Tanti giocatori hanno il talento ad alti livelli ma il vissuto conta e spero di poter portare questo bagaglio d’esperienze qui”.

“Mi fa piacere l’affetto dei tifosi ma non ho scelto per quello ma solo a livello tecnico. Ovvio mi fa piacere, come mi fa piacere essere qui per esser più vicino ad amici e parenti ma son qua per il punto di vista tecnico”.

Il saluto con Obradovic è stato molto forte, l’ho ringraziato e lui ha ringraziato me. Sapevamo entrambi sarebbe arrivato quel giorno e avevo metabolizzato in quel momento di aver chiuso quel capitolo. Ho chiamato da lui fino all’ultimo dipendente del Fenerbahce, c’erano relazioni personali importanti. Siamo stati bene al netto di qualche time out virale in rete. Condivido le parole di Hines che parlava di uscire dalla propria comfort zone e son convinto che Milano sia il posto giusto”.

Rivalità con la Virtus? Qualunque tipo di rivalità è stimolante non penso ci sarà una partita in cui potremo permetterci di passeggiare. Mi fa piacere mediaticamente ma personalmente affronto ogni partita dando il peso che merita. Son felice che esista questa rivalità ma son sicuro che tutti giocheranno alla morte contro di noi e questa è un’altra delle cose che ti spingono a lavorare moltissimo”.

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