E’ Javier Pastore, più che Henrik Mkhitaryan, l’obiettivo dell’Inter per il mercato di riparazione. In attesa di sviluppi sul fronte de Vrij, l’Inter si concentra sul trequartista da regalare a Spalletti a gennaio. Più che quello dell’armeno, il nome giusto pare proprio quello dell’argentino. L’agente ha fatto sapere che l’ex Palermo potrebbe essere giunto al capolinea della sua avventura al PSG.
I parigini punterebbero sul prestito secco, anche perché Pastore desidera giocare con più continuità per provare a strappare la convocazione dal commissario tecnico biancoceleste, Jorge Sampaoli, per i campionati del mondo che si giocheranno in Russia il prossimo anno. L’Inter sarebbe pronta a “scambiarlo” con Joao Mario, giocatore in un momento di difficoltà: il portoghese, cercato anche dall’Arsenal, avrebbe già dato il suo assenso al trasferimento sotto alla Torre Eiffel.
Pastore, invece, non sarebbe del tutto convinto, stando almeno a quanto dichiarato dal diretto interessato a Mediaset dopo il 3-1 infiltto al Caen grazie alle reti messe a segno da un’altra vecchia conoscenza del campionato italiano, Edinson Cavani, dal talento Mbappé e da Berchiche. “Abbiamo fatto una grande partita anche senza molti titolari – ha raccontato il ‘Flaco’ – . L’importante è giocare così poi davanti ai nostri tifosi è sempre bello vincere: l’importante è rimanere primi. La mia ultima partita col PSG? I tifosi mi sono sempre stati vicini. Sentirli cantare per me per tutta la gara, sentirli dire che vogliono che resti qui mi ha emozionato. La verità è che è sempre una scelta difficile partire, loro mi vogliono bene e io li adoro”.
Classe 1989, Pastore ha disputato due stagioni in Serie A con la casacca del Palermo (2009-2011), con 16 gol in 82 gare. Nelle ultime tre annate al PSG sta faticando enormemente a trovare spazio.
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