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Pechino, Musetti batte Mannarino e i fischi: ATP Finals vicine. Flop Cobolli con Tien, niente derby con Lollo

Il carrarino fa pace col pubblico cinese e vola nei quarti di finale, dove sfiderà lo statunitense, giustiziere dell'altro azzurro apparso falloso e pasticcione.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Tutto è bene quel che finisce bene. Lorenzo Musetti spegne definitivamente il “caso razzismo”, alimentato dalle sue considerazioni poco opportune sui colpi di tosse di alcuni spettatori durante il match del primo turno contro Giovanni Mpetshi Perricard, facendo un sol boccone di un altro francese, la vecchia volpe Adrian Mannarino. Per Lollo pace fatta coi tifosi di Pechino (nonostante qualche fischio al momento del suo ingresso in campo) e biglietto quasi in tasca per Torino: le ATP Finals sono sempre più vicine, a meno di clamorosi – e improbabili crolli del carrarino nelle prossime settimane gli italiani al torneo saranno due. Musetti, appunto, più naturalmente Jannik Sinner.

Musetti spegne il caso razzismo e domina Mannarino

Ancor più determinato e grintoso del solito, Musetti, dopo le polemiche delle ultime ore. Il campione toscano ha cominciato il match in modo molto aggressivo, braccando Mannarino con un gioco asfissiante. Meno errori e più vincenti per il carrarino, che dopo aver fatto il break nel primo gioco ha saputo condurre in porto la prima frazione in relativa scioltezza. Sei a tre il punteggio, con tanto di secondo break nel gioco conclusivo del parziale. Ottimo anche l’approccio di Musetti al secondo set: break immediato, seguito però dal controbreak di un agguerrito Mannarino, stvolta in grado di opporre una reazione convincente.

Pechino, nei quarti Musetti contro l’americano Tien

Nonostante i tentativi del veterano transalpino, Musetti ha tenuto botta nei giochi successivi e al quinto ha trovato un altro break. Un vantaggio, questa volta, difeso senza troppi problemi fino al matchpoint, che gli ha consentito di chiudere set e match con un altro 6-3. Il tutto in un’ora e 24 minuti di gioco. Con tanto di “Sorry” scritto sulla telecamera a fine match, per ribadire il concetto. Per Musetti nel prossimo turno niente derby italiano con Flavio Cobolli, comunque: sulla sua strada ci sarà lo statunitense Learner Tien, che ha eliminato – fin troppo facilmente – l’azzurro sul punteggio di 6-3 6-2. Il match tra Musetti e Tien, come tutti gli altri quarti di finale del torneo (compreso Sinner-Marozsan) è in programma lunedì.

Disastro Cobolli: quanti errori, eliminato facilmente da Tien

Un disastro la prestazione di Cobolli contro l’evanescente statunitense. Ci ha messo appena un’ora e 14 minuti Tien per avere ragione dell’azzurro, apparso scarico e falloso: e dire che nel turno precedente aveva vinto con pieno merito contro Andrey Rublev, mostrando tutto un altro tipo di tennis. Quasi nulla, invece, gli è riuscito contro l’americano, che ha vinto il primo set sul risultato di 6-3, approfittando della scarsa incisività al servizio e dei tanti gratuiti dell’italiano, e facendo subito il break nel secondo set. Un vantaggio difeso e addirittura consolidato nei giochi successivi, fino al 6-2 finale.

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