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Polveriera Juventus: la furia di Allegri e i numeri della crisi

Bianconeri penultimi in classifica dopo il pareggio contro il Milan: al termine della gara confronto tra la squadra e l'allenatore, arrabbiato per i gol incassati e le rimonte subite.

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Da capro espiatorio a salvatore della patria.

Il paradosso del primo mese di stagione da incubo della Juventus sta tutto nella metamorfosi di Wojciech Szczesny, la cui prodezza su Kalulu all’ultimo minuto della partita contro il Milan ha evitato ai bianconeri la terza sconfitta in quattro gare di campionato.

I tifosi della Juventus non si sono spesi in elogi particolari nei confronti del portiere polacco nel post gara, nonostante l’ex romanista avesse già mostrato a Malmoe in Champions League di essersi messo alle spalle il momento difficile che gli era costato errori pesanti contro Udinese e Napoli.

La realtà parla infatti di una Juve penultima in classifica insieme al Cagliari con due punti. Solo la Salernitana ha fatto peggio a quota zero, così sui social networks sono inevitabilmente partiti i processi da parte di tifosi e addetti ai lavori.

Anche i paragoni con le grandi rimonte della storia più o meno recente, su tutte quella del 2015-2016 dopo una partenza analoga con Max Allegri in panchina, stanno infatti sfiorendo di fronte alla realtà dei fatti.

Lo stesso Allegri è tra gli imputati principali da parte degli stessi tifosi, compresi coloro che ritenevano il ritorno del tecnico livornese sufficiente per rinvgorire una squadra parsa a tratti spenta durante la stagione con Andrea Pirlo in panchina.

L’allenatore vincitore di cinque scudetti sulla panchina della Juventus ha fatto mea culpa dopo la partita contro il Milan addebitandosi le responsabilità per le sostituzioni sbagliate e lo stesso fatto che Allegri si sia presentato alle interviste quasi mezzora dopo la fine della gara è il segnale di un probabile, acceso confronto con la squadra nello spogliatoio.

Il day after la gara contro i rossoneri comunque più che all’insegna della lunga vigilia della partita contro lo Spezia, quando la prima vittoria in campiopnato non potrtà pù tardare, scorre all’insegna di un elenco di record negativi.

La Juventus subisce infatti gol da 18 partite consecutive in Serie A: le era successo solo altre due volte, nel 1955 e nel 2010.

Quella bianconera è inoltre la squadra con la peggior striscia aperta di gare con reti al passivo nei top cinque campionati europei.

Si aggiunga il dato dei sette punti persi da situazioni di vantaggio nelle prime quattro partite, con le rimonte subite contro Udinese, Napoli e appunto Milan e il quadro si completa con la carenza di personalità nelle fasi chiave delle partite, alla quale aggiungere un evidente deficit a livello di condizione atletica visto l’evidente calo subito nella secondo tempo contro il Milan.

All’orizzonte dopo lo Spezia ci sarà il Chelsea di Romelu Lukaku campione in carica della Champions League e Sampdoria e Torino in campionato prima della sosta. Cercasi Juve perduta…

Polveriera Juventus: la furia di Allegri e i numeri della crisi Fonte: Getty Images

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