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Rieccolo: Antonio Cassano vuole una squadra a gennaio

Il barese chiama a sorpresa le sue pretendenti.

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Rieccolo: Antonio Cassano vuole una squadra a gennaio Fonte: 123RF

Antonio Cassano sente nostalgia del campo. A 35 anni, FantAntonio non si sente ancora pronto ad appendere definitivamente le scarpe al chiodo, e in una intervista a “Il Secolo XIX” ha chiamato le sue pretendenti, dichiarando di essere pronto a scendere nuovamente sul terreno di gioco.

“Mi sono sempre allenato, non mi sento un ex. Sono pronto a tornare in presenza di un progetto serio. Peso 85 chili, come quando giocavo nella Sampdoria. Per me è l’ultima sfida, sono convinto di poterla vincere. Non ho mai avuto un infortunio importante in carriera e posso dare ancora tanto al calcio”.

Cassano aveva tentato di rientrare nel calcio che conta la scorsa estate, quando svolse l’inizio della preparazione estiva con l’Hellas Verona, prima del clamoroso dietrofront. Il Pibe de Bari cerca un’ultima avventura e ammicca a Virtus Entella, Parma, Spal, Sassuolo e Benevento che in passato lo corteggiarono. L’ex Bari Roma, Real, Samp, Milan, Inter, Parma, che vuole restare in Italia nonostante arrivino diverse offerte dall’estero (in particolare Cina) è fermo ormai da più di un anno e mezzo: la sua ultima partita risale all’8 maggio del 2016.

Alcuni giorni fa in un’intervista a Canal Plus aveva raccontato la sua infanzia difficile: “Fino a 17 anni ho vissuto la fame, ma la fame nel vero senso della parola. Mia madre non lavorava, era casalinga, e guadagnavamo 3-4mila lire al giorno: con quelle dovevamo mangiare. Mia madre ha fatto tanti sacrifici per me, allo stesso tempo non è mai andata a scuola e non è che parla molto bene l’italiano. Mi faceva fare tutto. Giocavo per la strada, tra i vicoletti e naturalmente c’erano le persone più grandi che mi sceglievano, io guardavo a chi mi dava mille lire in più o in meno perché ero più forte di tutti. Non avevo soldi, mai visti nella mia vita: dicevo ‘scegli me, ti faccio vincere’e ogni giorno giocavo in strada, per guadagnare qualcosina”.

“La mia grande occasione è sempre stata il calcio, all’epoca mi aveva portato a vivacchiare perché per me duemila lire in un più o in meno facevano la differenza per me”. La svolta è il gol strepitoso in Bari-Inter: “Era la partita che poteva cambiare la mia vita in tutto e per tutto, farmi diventare ricco, famoso e anche bello. Il calcio fa diventare tutti belli”.

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