Edin Dzeko, che sembrava ormai praticamente promesso sposo del Chelsea e un ex giocatore della Roma, resta clamorosamente in giallorosso.
La trattativa tra la società di James Pallotta e i Blues campioni uscenti della Premier League si è infatti arenata nella giornata di domenica, per saltare del tutto lunedì. La realtà è che Dzeko non è mai stato del tutto convinto di tornare in Premier League, un campionato che conosce già molto bene avendoci giocato (laureandosi anche campione) con il Manchester City. Fin dalla prima offerta di Conte, infatti, non ha mai dato l’impressione di volersi realmente trasferire in riva al Tamigi, nonostante le trattative tra i due club fossero invece in uno stato molto avanzato.
Il resto lo ha fatto la sensibile distanza tra domanda e offerta: Dzeko non si è mosso dalla richiesta di un contratto di due anni da 7 milioni netti, troppi per il patron del Chelsea Abramovich, convinto a lasciar perdere l’operazione per l’età del giocatore (30 anni) e la prova negativa offerta contro la Sampdoria.
Il Chelsea si è presto consolato trovando l’alternativa in Olivier Giroud: accordo con l’Arsenal per 15 milioni, ma prima delle firme bisognerà attendere che si muovano le altre pedine in un effetto domino tra grandi d’Europa. I blues dovranno infatti cedere al Borussia Dortmund Michy Batshuayi e dai tedeschi partirà Pierre-Emerick Aubameyang diretto ai Gunners.
Le strade di Dzeko e Emerson Palmieri dunque si separano, con il secondo che approda a Stamford Bridge per 20 milioni più 6 di bonus. C’è quindi uno Dzeko in più per la Roma che dopo la sconfitta interna con la Sampdoria appare davvero in una crisi impensabile fino a poche settimane fa. Con la tifoseria in grande fibrillazione, sia nei confronti di Eusebio Di Francesco, un mister ormai nel pieno dell’occhio del ciclone, che della società. Non è infatti passata inosservata la contestazione a James Pallotta nel prepartita dell’Olimpico, con migliaia di finte banconote da un dollaro fatte circolare in curva sud. Solo che, al posto di George Washington, i soldi recavano il volto del proprietario del club giallorosso.
SPORTAL.IT