Meno di una settimana dopo essere stato annunciato, il Dpcm sullāinizio della Fase 2 nella lotta alla pandemia di Coronavirus ha letteralmente spaccato il mondo dello sport, ma anche la stessa politica.
Il divieto da parte del Governo di permettere gli allenamenti di gruppo fino al 18 maggio, ma che ha detto no anche alle sedute individuali allāinterno dei centri sportivi dei singoli anche dopo il 4 maggio, ĆØ stato infatti prima contestato dalle societĆ e poi bypassato da alcune regioni, che hanno al contrario acconsentito allāapertura dei centri sportivi per sedute individuali. Nellāordine, Emilia Romagna, Campania e Lazio. Un numero crescente che sembra aver fatto breccia nel Governo, pronto ad una clamorosa marcia indietro.
Il ministro per lo sport e le politiche giovanili Vincenzo Spadafora, come riporta lāAnsa, ha infatti scritto al comitato tecnico scientifico della Protezione Civile, a seguito delle ordinanze regionali, chiedendo ādi tornare a valutare la possibilitĆ che le linee guida sullo svolgimento da lunedƬ degli allenamenti per gli atleti di interesse nazionale dei soli sport individuali vengano applicate anche a quelle degli atleti degli sport di squadraā.
Una risposta del Cts ĆØ attesa a breve e, se affermativa, rappresenterebbe il piĆ¹ importante passo avanti verso la ripresa del campionato di Serie A dal giorno della sua interruzione, che risale al 9 marzo, quando il Coni dichiarĆ² sospesa tutta lāattivitĆ sportiva recependo lāindicazione del Governo che aveva dichiarato lāItalia zona rossa aprendo di fatto quel lockdown destinato a chiudersi proprio il 3 maggio con la fine della cosiddetta Fase 1 nella lotta alla pandemia.
Le prime societĆ ad aprire i propri centri saranno Bologna e Sassuolo, pur con sedute individuali mentre, stando in Emilia, la Spal aveva dichiarato di volersi attenere alle indicazioni del Governo. Anche Napoli e Lazio sono perĆ² pronte a riaprire Castelvolturno e Formello per sedute individuali.
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