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Serie A, la Figc apre a una rivoluzione: l'idea di Gravina

"Stiamo lavorando a un campionato diviso in tre fasi, con final eight per lo scudetto" ha dichiarato il presidente della Federcalcio.

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Playoff in Serie A ? Non è così impossibile. Dopo aver ipotizzato un minitorneo finale per concludere la stagione 2019/20 (circostanza non verificatasi perché si è poi riusciti a completare il programma degli incontri), il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina , ha rilanciato l’idea di una ‘postseason’ nel massimo campionato italiano nel corso di un’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’.

“Il nostro campionato rischia di perdere pubblico , se in alcune fasi non è più decisivo per squadre che hanno già acquisito un risultato di retrocessione o di salvezza , o di piazzamento – ha dichiarato il numero uno del calcio italiano -. E a quel punto non vale più chi vince o chi perde. Ma uno sport dove non si vince e non si perde non ha senso. Sto lavorando a un campionato diviso in tre fasi , con una final eight per assegnare il titolo”.

Parlando invece del presente, Gravina ha sottolineato come sia importante riaprire gli stadi , anche a un numero limitato di spettatori come avviene, ad esempio, in Francia : “Ho molta fiducia nel premier , che ho incontrato con grande piacere – ha detto -. E ho fiducia nei ministri della Salute e dello Sport . Ma la fiducia richiede risposte in tempi brevi. Perché c’è un protocollo di grande qualità, e ci sono tutte le condizioni per una riapertura parziale “.

Il presidente della Figc non ha tralasciato l’argomento Nazionale , parlando in maniera entisiastica dell’attuale ct Roberto Mancini : “Il ciclo che ha aperto va ben oltre il limite contrattuale del dicembre 2022 . Ci sono tutte le ragioni per condividere un progetto più lungo “.

Sulla possibilità di rinnovare il contratto prima degli Europei della prossima estate, Gravina ha le idee chiare: “Non è necessario aspettare. Mancini ha già vinto . Con la piena condivisione sul progetto, bisogna stringere i tempi”.

Acqua passata, quindi, la frizione tra Mancini e lo stesso Gravina sulla possibilità di dare a Marcello Lippi un ruolo in Federazione molto vicino alla Nazionale: “Mettiamola così. Il calcio italiano ha rispetto e gratitudine per tutti coloro che lo hanno fatto grande. Possiamo dimenticare Marcello Lippi? Io credo di no. Con questo spirito la Federazione ha già inserito ex campioni nei suoi ranghi”.

“In tempi medio-lunghi ci sarà anche spazio per un allenatore che ha vinto un Campionato del mondo e che può dare un suo contributo. Ma in questo momento l’obiettivo non è all’ordine del giorno. Ci sono altre priorità” ha concluso Gravina.

 

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