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Serie A, scoppia il caso ASL-Nazionali: la furia dell'Inter

L'amministratore delegato dei nerazzurri Marotta: "E' una situazione iniqua".

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Scoppia il caso ASL-Nazionali in Serie A. Diverse aziende sanitarie locali hanno bloccato la partenza per i ritiri delle varie Nazionali dei giocatori di alcuni club (in particolare per ora Roma, Fiorentina, Lazio e Sassuolo), mentre alcune hanno concesso le partenze con alcune limitazioni (ad esempio i giocatori dell’Inter potranno partire ma solo con voli privati). Il provvedimento si è reso necessario a causa dell‘isolamento fiduciario a cui queste squadre sono state disposte dopo la positività di alcuni elementi della rosa.

Siccome le decisioni avvengono su base regionale c’è al momento molta confusione: la situazione rischia di creare disparità nel campionato di Serie A, come spiega l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta in una nota all’Ansa. 

“E’ assurdo che le ASL si comportino in modo diverso da Roma 1 o Roma 2, o da Milano a Firenze. Fermo restando che ci sono  i protocolli rigidi e che giustamente dobbiamo rispettarli, c’è la zona d’ombra nella mancanza di centralità di questa gestione: e ogni Asl diventa centrale nella gestione dei club“.

“Diventa ancor più di rilievo il mio allarme di qualche giorno fa, con la richiesta di ridurre gli impegni delle nazionali”. 

Poi l’appello al Governo: “C’è un forte rammarico: invoco l’intervento del ministero dello sport. Questa situazione è iniqua, porta a un’alterazione della regolarità delle competizioni”, ha concluso Marotta. L’Inter ha ben 16 giocatori convocati in Nazionale.

Serie A, scoppia il caso ASL-Nazionali: la furia dell'Inter Fonte: Getty Images

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