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Serie A, si ragiona sul ritorno in campo: tutte le ipotesi

Alla luce di quanto deciso dall'Uefa su Europei, Champions ed Europa League, la Lega Serie A studia nuove soluzioni.

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Serie A, si ragiona sul ritorno in campo: tutte le ipotesi Fonte: 123RF

La storica decisione, da parte dell’Uefa, di posticipare di un anno l’inizio degli Europei, ha permesso allo stesso massimo ente del calcio europeo di rimodulare i calendari di competizioni come Champions League ed Europa League, consentendo di riflesso alle federazioni dei singoli Paesi di studiare nuove soluzioni per far terminare i campionati momentaneamente sospesi.

Nello specifico, i due tornei per club più importanti d’Europa avranno termine, secondo quanto dichiarato dall’Uefa, tra il 24 e il 27 giugno, prima con la finale di Europa League e poi con quella della Champions League. In Italia, invece, le questioni chiave sono legate alla ripresa dei tornei di ogni livello, con particolare attenzione alla Serie A e alla Coppa Italia.

La volontà dei club, confermata nella riunione Uefa di martedì, è quella di giocare tutte le partite ancora previste dal calendario: in questo senso, in Serie A mancherebbero 12 giornate (13 per chi ha un turno in più da recuperare), mentre in Coppa Italia restano da calendarizzare i match di ritorno delle due semifinali e la finalissima in gara unica.

Le ipotesi al vaglio per il rientro in campo sono tre, e tengono conto anche della necessità di effettuare una nuova mini-preparazione per evitare il rischio d’infortuni dopo il lungo periodo di pausa: la previsione più ottimistica è quella del 2 maggio, ma si pensa di poter riprendere anche il 9 o il 16 dello stesso mese.

La prima possibilità permetterebbe di chiudere il campionato il 28 giugno, le altre invece necessiterebbero di uno sforamento a luglio che solleverebbe un’altra questione, quella dei contratti in scadenza: in questo senso andrebbe studiata una regola speciale per la proroga di tali contratti per terminare l’anno a luglio.

L’Uefa, però, preferirebbe che le Leghe evitassero questa soluzione, perché andrebbe ad accavallarsi con l’inizio della stagione 2020/21. Questioni che saranno discusse, in Italia, da altre due commissioni costituite nei giorni scorsi, una fra i club e l’altra nell’Associazione Calciatori. Il tema all’ordine del giorno è quello della ripresa in sicurezza del lavoro e la possibile condivisione fra club e calciatori stessi del danno economico.

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