Shanghai non è Pechino. Non lo è per Matteo Berrettini, in campo in simultanea con Jannik Sinner, ma con umori e risultati all’opposto: Adrian Mannarino si dimostra implacabile e grazie a una favolosa percentuale di prime al servizio (con la quale vince il 92%, ed erano 100% nel primo set) batte il tennista romano, costretto nuovamente alla resa al debutto in un Masters 1000. Con poco da rimproverarsi, ma con la sensazione che la strada che porta al ritorno su livelli di un certo tipo resti ancora lunghissima.
- Berrettini ci prova, ma Mannarino non è in vena di sconti
- Prossima fermata Stoccolma (con la Davis sullo sfondo)
- Nardi rimonta Ofner nell'antipasto di Davis
- Bellucci solido e sicuro contro Walton: ora c'è Machac
Berrettini ci prova, ma Mannarino non è in vena di sconti
Mannarino rappresentava certo uno scoglio duro in questa fase della stagione, complici i buoni risultati ottenuti nel recente passato. E con le sue variazioni e i colpi in allontanamento ha messo a dura prova la resistenza fisica del romano, costretto a fare chilometri in difesa e arrivato a prosciugare tante energie fisiche, oltre che nervose.
Le percentuali bulgare del francese al servizio hanno fatto il resto: impossibile giocare sui turni di servizio del transalpino, al punto che Berrettini non ha collezionato neppure una palla break in tutto l’incontro. Ne ha però concesse 6, e a pesare sono state soprattutto quelle in chiusura di primo set: tre consecutive le ha annullate nel decimo gioco, cancellando le prime tre possibilità di cedere il set. Ma nel dodicesimo gioco lo spettro si è ripresentato, con le prime due annullate e la terza fatale per consegnare a Mannarino (con merito) un primo set nel quale è sempre stato davanti.
Prossima fermata Stoccolma (con la Davis sullo sfondo)
Nel secondo anche Matteo ha ritrovato buone percentuali al servizio, tanto da tenere tre giochi a zero, ma nel tiebreak il rivale è andato avanti di due mini break sul 5-2 e poi non s’e più voltato, cedendo e uno per l’illusorio 5-3 ma poi chiudendo sul proprio servizio per il 7-5 finale.
Per Berrettini, non proprio un passo indietro: Mannarino (come tenuto) si è rivelato essere uno dei peggiori rivali possibili, ma in ottica Davis è evidente che le notizie che arrivano sul fronte del romano non sono così positive, come dimostra anche il bilancio di una vittoria e tre ko. da quando è tornato in campo dopo la lunga pausa forzata estiva. Prossima tappa a Stoccolma, a metà ottobre: da lì dovranno arrivare molte delle risposte desiderate
Nardi rimonta Ofner nell’antipasto di Davis
La mattinata in terra cinese era cominciata bene con le vittorie di Nardi e Bellucci. Il pesarese ha piegato al resistenza del redivivo austriaco Sebastian Ofner, in campo grazie al ranking protetto dopo un periodo di stop per infortunio (sarà rivale dell’Italia in Davis). Ma che per un set almeno ha dato una bella ripassata al giovane Nardi, che praticamente non è mai riuscito a stargli appresso (subito break nel secondo gioco e poi sempre a rincorrere: 6-3).
Le tre palle break annullate in avvio di secondo set (arrivate su tre doppi falli dell’azzurro…) suonano alla stregua di una sveglia: Luca riesce a entrare meglio nello scambio e nell’ottavo gioco sfrutta un passaggio a vuoto di Ofner (che rompe le corde della racchetta) per andare avanti di un break, chiudendo sul 6-3. Nel terzo e decisivo set è ancora Nardi a brekkare per primo nel gioco d’apertura, e a quel punto la partita si fa in discesa, fino a trovare un comodo 6-2 che lo proietta alla sfida di secondo turno contro Mpetshi Perricard.
Bellucci solido e sicuro contro Walton: ora c’è Machac
Bellucci contro Walton sapeva di avere una buona opportunità per andare oltre il primo scoglio e l’ha sfruttata a dovere. Nonostante percentuali alte al servizio (84% con la prima), l’australiano non riesce a scalfire le certezze difensive del bustocco, che arriva solido al tiebreak del primo set dove invero i mini break si sprecano (due per parte), ma dove alla fine è un bel passante sul secondo set point a far sorridere Mattia.
Che nel secondo set gioca più sciolto e sicuro dei suoi mezzi, trovando il modo per scappare via con un break che di fatto incrina le certezze di Walton, che a quel punto cede completamente al servizio (arriva un altro break) e si pianta per il 6-2 finale. Tomas Machac sarà l’avversario di Bellucci nel secondo turno (con Bublik sullo sfondo nel terzo).
Nel primo pomeriggio italiano in campo anche Sonego, che sfida il tedesco Hanfmann. Ma in attesa del torinese il bilancio della mattinata asiatica è comunque quantomeno in pareggio. Anche se la sconfitta di Berrettini si prende giocoforza la copertina.
