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Short track, a Montreal Pietro Sighel centra la prima vittoria in carriera nel World Tour, ultima curva determinante

L'azzurro centra il primo podio della stagione per l'Italia e fa ben sperare peer le imminenti Olimpiadi Invernali di Milano Cortina

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

La stagione olimpica incomincia con una sequenza notevole a Montreal, per la tappa inaugurale del World Tour (massimo circuito internazionale dello short-track)sul ghiaccio della Maurice Richard Arena di Montréal grazie alle strepitose prestazioni centrate da Pietro Sighel sui 500 metri, più altri due acuti che portano a tre il bilancio sin qui dei podi stagionali. La soddisfazione che ci inietta quell’ottimismo indispensabile in chiave Milano Cortina 2026, si deve al 26enne trentino delle Fiamme Gialle, grazie al trionfo sui 1.000 metri.

La vittoria di Sighel a Montreal sui 1.000 metri

Per Sighel il risultato coincide con il dodicesimo podio individuale in carriera in Coppa del Mondo, complice una preparazione e una gara in cui Pietro è riuscito a pattinare lasciandosi alle spalle il coreano Rim Jongun, vincitore sui 1.500 metri e principale avversario, dunque, con simili premesse alla vigilia dei 1000 metri che rimaneva un tabù per gli azzurri.

Di fatto la vittoria di Sighel ha interrotto un digiuno in campo maschile nei 1.000 metri nel circuito internazionale è dal 3 febbraio del 2007, quando Nicola Rodigari si impose a Heerenveen, mentre all’Italia un trionfo in una gara individuale mancava dalla tappa di Nagoya, nel 2021.

Terzo posto in staffetta

Soddisfazione anche per il terzo posto della staffetta maschile: Andrea Cassinelli (Fiamme Gialle), Thomas Nadalini (Fiamme Oro), Pietro Sighel e Luca Spechenhauser (C.S. Carabinieri), vittime di una caduta quando guidavano la gara, hanno beneficiato di una squalifica del Canada, reo di avere commesso un’irregolarità su un cambio. Sul podio della staffetta è salito anche il giovane Lorenzo Previtali (Fiamme Oro), schierato in batteria.

Le altre prove, le altre speranze

Nelle altre prove individuali, terza piazza nella finale B sui 1.000 metri (e dunque ottava complessiva) per Spechenhauser, mentre Elisa Confortola (Fiamme Oro) ha chiuso seconda nella finale B dei 1.500 metri e dunque nona in classifica generale. Secondo posto in finale B anche per la staffetta mista tricolore, sesta complessivamente.

Come torna l’Italia dalla prima tappa di Montreal? Con un bel bottino di podi, soprattutto in considerazione del tempo che divide gli azzurri e le azzurre da Milano Cortina con tre podi e sei piazzamenti complessivi nelle prime sei posizioni. La prossima settimana in programma il secondo appuntamento del circuito, ancora sul ghiaccio della Maurice Richard Arena.

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