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Sinner contro Alcaraz, la rivalità che fa discutere: Griekspoor sceglie Carlos. Wilander su Jannik: “Mai visto niente del genere”

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Meglio Sinner o Alcaraz: l’unica cosa sicura in questo momento nel tennis è che l’italiano e lo spagnolo si sono completamente separati dal resto della concorrenza. Gli ultimi set slam sono stati un discorso tra loro due, la ricerca del terzo “incomodo” continua. E su chi sia il migliore tra i due c’è un dibattito apertissimo con contributi costanti.

Griekspoor sceglie Alcaraz

E’ un momento di “pausa” per il mondo del tennis, dopo Wimbledon c’è un attimo per tirare il fiato prima di tornare in campo per i tornei più importanti nel circuito americano a cominciare dalla tappa di Toronto. E quindi c’è il tempo anche per fermarsi a parlare di tennis come nel caso di Tallon Griekspoor che è stato ospite del podcast Changeover.

Il tennista olandese non ha potuto tirarsi indietro dalla possibilità di parlare del duello tra Sinner e Alcaraz: “Dal mio punto di vista posso dire di avere avuto più opportunità contro Sinner che contro Alcaraz. Con Jannik sai quello che sta per succedere, tutto quello che fa lo fa incredibilmente bene. E’ il miglior giocatore al mondo ma allo stesso tempo non ha tutte le opzioni che ha Alcaraz. Non ha le stesse capacità che ha Alcaraz a rete, non ha la palla corta o il rovescio in slice. Ma in tutto quello che fa è incredibile. Penso solo che Alcaraz abbia più opzioni soprattutto se si trova in difficoltà, anche se a volte non sceglie quella giusta. Credo che al picco Carlos sia superiore a Sinner”.

Wilander sempre più impressionato

In passato Mats Wilander ha espresso delle opinioni su Jannik Sinner che qualche volta hanno fatto arrabbiare i tifosi del tennista azzurro. Ma nell’ultimo periodo il campione svedese si è decisamente schierato nell’angolo del numero 1 al mondo e lo ha fatto anche nel corso dell’intervista che ha concesso a L’Equipe: “Non ho mai visto nessuno giocare a tennis in maniera così aggressiva. Non perché colpisce tutto alla massima velocità ma perché è sempre alla ricerca di arrivare prima sulla palla. C’è chi colpisce più forte di lui, ma nessuno arriva sulla palla con lo stesso tempismo. Penso che il suo tennis sia cinque o dieci anni avanti rispetto a quello che avrei immaginato nell’evoluzione di questo sport”.

Il paragone con Alcaraz è su un aspetto molto particolare: “Sta tracciando una strada, può diventare un punto di riferimento perché non tutti possono giocare come Alcaraz, per farlo serve una dose incredibile e rara di talento. Giocare come Sinner non richiede lo stesso talento ma una dedizione finale. Per me anche a Parigi avrebbe dovuto vincere, era il giocatore migliore e penso che negli ultimi due anni sia quello che è migliorato di più e che ha ancora margini per il futuro”.

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