Luciano Spalletti non molla neanche la Coppa Italia: “E’ importante tutto quello che ci passa davanti. Io oggi ho detto tante cose ai miei giocatori. Io devo controllare le certezze che mi devono dare perché fare una brutta partita vuol dire creare difficoltà al nostro futuro. Il nostro futuro passa anche da prestazioni di calciatori nuovi che vanno in campo domani sera. Li voglio vedere vogliosi in più di quello che sono e che valgono”.
Martedì a San Siro arriva il Pordenone: “Una gara tra serpenti, loro sono i ramarri, noi i biscioni. Loro si presentano con un top player difficile da affrontare e che si chiama super-motivazioni. Io ho passato la mia vita professionale in quelle categorie così e so che spinta arriva da una partita così. Le coppe nazionali sono piene di risultati clamorosi, tra una squadra presuntuosa e una super-motivata. Sui cartelli per venire qui oggi non c’era attenti alla neve, ma attenti al Pordenone. Loro a Cagliari hanno fatto meraviglie, noi a Cagliari abbiamo faticato a fare tre punti. Non c’è possibilità di non avere attenzione e motivazione, dovere e voglia con addosso questa maglia. Domani giocano quelli che hanno giocato meno, ma la somma dovrà fare Inter”.
“Io come Mourinho? Questa cosa mi imbarazza. Come potete mettermi al fianco di uno che ha fatto la storia dell’Inter? Io sono qui da una settimana, a Mou questa cosa non fa né caldo né freddo, a me fareste un favore se evitate di paragonarmi a lui, non ha senso. Poi certe cose si dicono, i tasti sono tanti, si deve sentire che si lavora in modo serio, io sto dalla parte dei miei calciatori e quando vedo che non sono trattati come si deve, io vengo fuori e lo dico. Noi siamo una squadra compatta, solida, ma a Torino -lo ribadisco- non abbiamo fatto la gara perfetta e dobbiamo migliorare. Siamo felici di poterlo fare. Poi sui social guardiamola con un pizzico di distacco, è una cosa un po’ così. Si fa e si dice, si tentano i colpi gobbi, io non sto tutti i giorni a scrivere sui giornali, a volte prendo e rispondo a tutti insieme, ma non faccio il furbo, a volte si gioca un po’, so scrivere anch’io. Ma è un gioco. Un divertimento. E comunque ora starò più buono”.
SPORTAL.IT