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US Open, Alcaraz liquida facilmente Darderi, ma è allarme per le condizioni di ginocchio destro

Troppo Alcaraz per Darderi, che serve male (specie con la seconda) e crolla nel finale dopo che lo spagnolo però ho chiesto un MTO per un problema al ginocchio destro. "Tutto ok, fastidio superato"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Battere Luciano Darderi non è stato un problema, ma recuperare dal problema fisico lamentato nel finale di secondo set potrebbe essere molto più complicato per Carlos Alcaraz. Che rispettando il pronostico ha buttato fuori dagli US Open l’italo-argentino di Villa Gesell, che poco ha potuto contro i colpi potenti e ben assestati del 22enne di Murcia, mettendosi dentro qualche gratuito di troppo che certo non ha guastato. Ma quel medical time out chiesto sul finire del secondo set è un campanello d’allarme bello e buono per Alcaraz, aspettando l’esito degli esami ai quali giocoforza dovrà sottoporsi nelle prossime ore.

Il MTO alla fine del secondo set. Poi però 7 game vinti di fila…

Sul campo, come da previsioni, non c’è stata partita. Troppo superiore Alcaraz per pensare di poter fare fatica contro un Darderi che pure c’ha messo tutta la buona volontà del mondo per provare a portare la contesa dalla sua parte, anche se si rimane perplessi nel constatare che dopo l’intervento del fisioterapista Alcaraz, anziché calare d’intensità, ha infilato 7 game vittoriosi di fila (fanno 8, pensando a quello che aveva preceduto il MTO) col quale è andato anche a conquistare un bagel che ha messo tutti a tacere.

Però è chiaro che le condizioni reali dello spagnolo dovranno essere valutate: al suggerimento del medico di fasciare il ginocchio destro, Carlos ha risposto chiedendo di far intervenire il fisioterapista, semplicemente continuando a giocare. A quel punto, pur accorciando gli scambi, ha fatto vedere di essere comunque assoluto padrone delle operazioni, con Darderi quasi irretito da quella sensazione di poter fare di più contro un avversario che sentiva di non essere al 100%. Invece Luciano è crollato (anche mentalmente), mentre Alcaraz ha portato a casa la pagnotta accorciando anche i tempi (6-2 6-4 6-0). Ma dovrà passare ora per le forche caudine degli accertamenti e capire cosa ne è del suo ginocchio.

Altri 200 punti recuperati su Sinner nella corsa alla #1

Per la prima volta in carriera, Carlitos ha raggiunto gli ottavi a Flushing Meadows senza lasciare per strada neppure un set. E visto che lo scorso anno la sua corsa s’interruppe al secondo turno, i punti guadagnati rispetto a Sinner continuano a salire: dopo tre turni sono già 300, considerando i 100 del terzo turno e i 200 per la qualificazione agli ottavi.

Sinner per restare numero 1 deve per forza di cose arrivare almeno ai quarti, qualora Alcaraz dovesse uscire agli ottavi, o comunque chiudere un turno più in là rispetto all’iberico (in ultima istanza, batterlo in finale).

Carlos rassicura: “Ginocchio ok, peggio aver dovuto giocare di mattina…”

Nell’intervista di fine partita, lo spagnolo ha voluto minimizzare l’entità dell’infortunio. “Sto bene, non è nulla di grave”, ha affermato. “Ho chiamato l’intervento del fisioterapista perché ho sentito una piccola fitta dopo un turno di battuta, ma quando sono tornato in campo ho cercato di sentire le sensazioni che mi dava il corpo e dopo 4-5 colpi ho capito che era tutto ok. Non sono preoccupato, sicuramente terrò sotto controllo il ginocchio, ma direi che non ci saranno grossi problemi”.

Maggiore fastidio gliel’ha dato l’orario di programmazione del match: “Io sono spagnolo, e sai, noi spagnoli non siamo tipi mattinieri… è rarissimo per me giocare alle 11,30, quindi ho dovuto cambiare tutte le mie routine pre gara e debbo ammettere che la cosa un po’ mi metteva sotto pressione, ma per fortuna tutto è andato come doveva andare e sono contento della prova che ho offerto. Sono stato aggressivo da subito, ho trovato un buon ritmo contro un avversario che sapevo avrebbe voluto tenere alto il ritmo dello scambio, prolungandolo il più a lungo possibile. Sto giocando bene, mi sto sentendo bene e sono felice del livello che ho raggiunto. Ora penso solo a riposare, poi penseremo alla prossima partita”.

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