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La gelosia, il furto, il licenziamento: arrivano le scuse di Diaby-Fadiga

Dopo l'allontanamento dal Nizza, il calciatore ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a rubare un orologio di grande valore appartenente a Kasper Dolberg.

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La gelosia, il furto, il licenziamento: arrivano le scuse di Diaby-Fadiga Fonte: ANSA

“Dopo diversi giorni di turbolenze mediatiche senza precedenti per me, ho deciso di prendere la parola per fornire la mia versione“. Inizia così il lungo post di scuse pubblicato sui social network dal giovane calciatore francese Lamine Diaby-Fadiga: il 18enne, nei giorni scorsi, aveva rubato negli spogliatoi del club della Costa Azzurra un orologio dal valore di 70mila euro appartenente a Kasper Dolberg, centrocampista danese appena arrivato dall’Ajax, scatenando la reazione di quest’ultimo, che aveva minacciato di andarsene, prima di confessare il misfatto ed essere licenziato in tronco dalla dirigenza del Nizza.

“Prima di tutto, vorrei scusarmi con i tifosi e gli appassionati del Nizza. Molti mi hanno supportato e accompagnato con gentilezza sin dal mio debutto professionale, quando da giovane sono arrivato qui all’età di 14 anni – si legge nel post pubblicato da Diaby-Fadiga -. Le loro reazioni sono all’altezza della delusione che provano nei miei confronti, e quindi devo delle spiegazioni“.

Arrivando poi al dunque, Diaby-Fadiga (che nei mesi scorsi era addurittura stato accostato a club del calibro di Juventus e Liverpool) spiega il meccanismo psicologico che lo ha portato a rubare l’orologio di Dolberg: “Ho indossato con orgoglio la maglia della mia squadra d’infanzia durante la scorsa stagione in Ligue 1. Purtroppo mi sono fatto male per diversi mesi – ha scritto – e ho rinviato il mio ritorno nella competizione a seguito di un cartellino rosso ricevuto in una partita con la squadra U19. Mi ha scosso mentalmente e il mio fallimento è andato in contrasto con il successo di Kasper, il mio compagno di squadra. Me la sono presa senza motivo, forse un po’ per gelosia. Piuttosto che competere con lui sul terreno di gioco, mi sono comportato da codardo nei suoi confronti. Il mio gesto non è stato dettato dall’avidità ma dalla frustrazione e dalla sensazione di non sentirmi considerato”.

“Ho 18 anni, ma la mia età non è una giustificazione per quello che ho fatto – ha poi continuato il 18enne nato a Grassa, a pochi chilometri da Nizza -. Perciò mi sono preso le mie responsabilità e mi sono presentato davanti a Kasper, a Fournier, direttore generale del club, a Patrick Vieira, il mio allenatore, e a Dante, il mio capitano. Mi sono scusato con ognuno di loro“.

Come primo atto di redenzione Diaby-Fadiga, non più in possesso dello stesso orologio, ha deciso di rimborsarlo per intero: “Ho anche preso l’impegno di risarcire completamente il mio compagno di squadra pagandolo, cosa che è stata già fatta – ha scritto ancora nel post -. Gli auguro tanti successi al Nizza e in generale per la sua carriera. Forse ci incontreremo di nuovo un giorno e questa faccenda sarà solo un brutto ricordo. Ora lascio il club in cui ho sempre desiderato avere successo e crescere, che è per me la più grande punizione”.

Dopo la disavventura che lo ha coinvolto, Diaby-Fadiga ha già trovato una nuova casa, ma è stato costretto a scendere in Ligue 2, la serie B francese: giocherà infatti nel Paris FC, la meno nobile tra le due principali squadre parigine: “Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in me – ha scritto il giovane attaccante chiudendo la sua lunga lettera di scuse -. Spero di provare loro un giorno che avevano ragione e che sono migliore di così. La mia redenzione passerà attraverso il campo e ora mi dedicherò alla mia passione, il calcio“.

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