Lui non è certamente uno di quelli che vanno dietro ai formalismi, anche se – a dirla tutta – Thomas Ceccon stavolta l’ha fatta grossa: ha risposto in modo arrogante, o quantomeno insolente, nientemeno che al Presidente della Repubblica. Già, proprio il mite Sergio Mattarella, ultimo baluardo delle istituzioni, persona seria e stimata in modo bipartisan da tutti (o quasi) nel mare magnum della politica tricolore. Amato come pochi, anche dagli sportivi. Il campione di nuoto gli ha dato una risposta raggelante dopo una sua battuta nel corso della visita a Casa Italia, il quartier generale azzurro a Parigi 2024. E ora ha provato a giustificarsi.
- Parigi 2024, la visita di Mattarella a Casa Italia
- La battuta di Ceccon al presidente sul tempo perso
- La spiegazione del campione: "Ogni minuto conta"
- Doping, Ceccon al contrattacco sul caso dei 23 cinesi assolti
Parigi 2024, la visita di Mattarella a Casa Italia
L’episodio è raccontato nel corso di un articolo pubblicato su La Stampa e firmato da Giulia Zonca, in cui è contenuta un’intervista a Ceccon. Cos’è successo durante la visita di Mattarella al Villaggio olimpico azzurro? Semplicemente che i tempi si sono allungati. Il rigido protocollo ha protratto a dismisura il tempo da condividere col presidente e il suo staff, tra visita in sé, pranzo istituzionale e altri convenevoli. Tempo che Ceccon avrebbe preferito dedicare agli allenamenti. D’altro canto il calendario stringe, il debutto è sempre più vicino e l’oro nei 100 e 200 dorso potrebbe giocarsi sul filo dei centesimi.
La battuta di Ceccon al presidente sul tempo perso
E così, quando Mattarella si è schernito per il ritardo – “scusate se vi ho fatto perdere tempo con l’attesa” – Ceccon non è riuscito a trattenersi. “In effetti un po’ di tempo ce l’ha fatto perdere”, la battuta detta col sorriso sulle labbra e accolta da qualche timida risatina collettiva, seguita a lunghi secondi di imbarazzo. Sul web c’è chi ha accusato Ceccon di mancanza di rispetto per le istituzioni, chi semplicemente di essere un maleducato. Ma ci sono anche quelli per cui ha fatto bene, l’Olimpiade dovrebbe essere dedicata solo agli atleti. Insomma, il dibattito è aperto e i punti di vista variegati.
La spiegazione del campione: “Ogni minuto conta”
Lo stesso Ceccon, però, evidentemente c’ha pensato su. E ha capito che quella risposta sfrontata probabilmente andava spiegata, giustificata. Lui, stra-orgoglioso del pranzo istituzionale di fronte a Mattarella, ha precisato a La Stampa: “Il presidente è uomo di sport, un vero tifoso, è alla mano, un ragazzo come noi, per questo ci ho riso sopra. Fissazione per il nuoto che sta peggiorando? Sono sempre stato fissato, poi sono appena arrivato a Parigi ed è tutto dispersivo. I giapponesi ci avevano sistemato meglio. Certo è difficile batterli nell’efficienza, ma ogni minuto che tolgo alla preparazione mi sembra perso. Quindi un protocollo, che giustamente dura ore, per un attimo mi ha agitato. Sono fatto così”.
Doping, Ceccon al contrattacco sul caso dei 23 cinesi assolti
Nella stessa intervista a La Stampa, Ceccon ha detto la sua sul caso dei 23 cinesi trovati positivi e poi assolti per una presunta contaminazione da cibo: “Il dorsista cinese più forte non era nella lista e non sto dicendo che quella famosa lista sia la prova di doping, però l’intera modalità con cui è stato gestito il caso lascia molto perplessi. La sostanza è nella lista Wada antidoping, tocca a loro controllare, il sistema dovrebbe essere lo stesso per tutti invece si scopre che lì un’inchiesta lampo viene aperta e chiusa senza che nessuno ne sappia nulla. Poi ci dovremmo fidare? A me a maggio hanno fatto due controlli nella stessa settimana, per esempio, a loro capita?”.