Due medaglie per l’Italia del tiro a segno con l’argento di Federico Nilo Maldini e il bronzo di Paolo Monna. Un’impresa che mancava dal 1932 per i colori azzurri e che colora di tricolore la seconda giornata ai giochi Olimpici di Parigi. La mattinata è subito da podio con due medaglie che per certi versi erano inattese.
- Italia: l’oro è solo sfiorato
- La gioia di Maldini e Monna
- Maldini: dal basket al tiro con la passione per il calcio
- Monna: la passione per il tiro nel sangue
- La soddisfazione del presidente Vespasiano
Italia: l’oro è solo sfiorato
Una gara emozionante, tirata e ricca di colpi di scena quella che consegna le due medaglie ai colori azzurri. Dopo 10 tiri si ha la percezione che può arrivare qualcosa di importante per i nostri colori visto che i due italiani sono al primo posto della classifica (primo e secondo) ma il vantaggio nei confronti degli avversari resta minimo e dunque sempre soggetto a grandi cambiamenti. Federico Nilo Maldini resta al comando fino agli ultimi tiri quando il cinese Xie riesce a mettere a segno la sua rimonta. Paolo Monna rischia di uscire dal podio ma non sbaglia nel momento decisivo e resta aggrappato al terzo posto e poi alla medaglia d’oro. Il tutto sotto lo sguardo vigile di Paolo Di Donna, ct azzurro, e medaglia d’oro ad Atlanta.
Una “doppietta” da podio storica per gli azzurri visto che l’ultima volta che due italiani sono saliti sul podio insieme era il 1932 grazie all’oro di Renzo Morigi e al bronzo di Domenico Matteucci, in quella gara quarto posto di Walter Boninsegni a un passo dunque da una clamorosa tripletta.
La gioia di Maldini e Monna
Una doppia medaglia davvero inattesa per gli azzurri del tiro a segno con Paolo Monna che non nasconde la sua emozione: “E’ stato il giorno perfetto, siamo felicissimi ed era impossibile chiedere di più. Siamo nell’Olimpo. Ci siamo allenati duramente per essere qui ma ci abbiamo creduto e ce l’abbiamo fatta”.
Medaglia d’argento per il 23enne Federico Nilo Maldini: “E’ davvero una medaglia straordinaria ed è ancora più bello perché l’ho conquistata insieme a Paolo Monna, abbiamo passato tanti bei momenti insieme. Quando ho capito che eravamo riusciti tutti e due a salire sul podio la mia felicità è aumentata. Non succedeva dal 1932? Incredibile, pensare che succede ogni 100 anni mi manda al settimo cielo”.
Maldini: dal basket al tiro con la passione per il calcio
Federico Nilo Maldini è il più giovane della spedizione del tiro a segno italiano. E come ogni buon bolognese anche lui ha cominciato la sua carriera sportiva con la pallacanestro come si addice a “Basket City”, poi l’amore per il tiro a segno sotto la guida di Roberto Di Donna. Ma il suo amore per loro sport è a 360 gradi vista la passione per il calcio.
Monna: la passione per il tiro nel sangue
Il tiro ce l’ha nel sangue invece Paolo Monna. Il brindisino viene da una famiglia di cacciatori e a otto anni scopre per la prima volta il poligono. Da quel momento per il 26enne nasce un amore che non lo abbandonerà mai con una crescita costante che lo ha portato anche sul podio agli Europei del 2023.
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La soddisfazione del presidente Vespasiano
Grande soddisfazione per il presidente dell’Unione Italiana Tiro a segno, Costantino Vespasiano che ai microfoni Rai commenta le due medaglie azzurre: “Una soddisfazione immensa, fatto del lavoro di due anni e mezzo in cui siamo ripartiti da squadra e siamo partiti da zero. Poteva andare anche meglio ma è andata benissimo uguale”.