Quando conta, raramente sbaglia: Gregorio Paltrinieri conquista l’argento nella 10 km in acque libere che ha aperto i mondiali di fondo a Singapore. Davanti a lui solo il tedesco Wellbrock, rivale storico, grande favorito della vigilia. Paltrinieri ha riportato una medaglia pesantissima, riuscendo anche a cancellare la delusione di qualche passaggio a vuoto ottenuto nelle ultime prove di coppa del mondo.
- Un finale irresistibile: la rimonta è da fuoriclasse
- Condizioni estreme e pure una… presunta frattura al dito
- Greg senza filtri: “Organizzazione scadente, medaglia che vale”
Un finale irresistibile: la rimonta è da fuoriclasse
Quello che ha fatto Paltrinieri è stato qualcosa di veramente eccezionale: lo spunto col quale è andato a prendersi di prepotenza la medaglia è stato favoloso, consentendogli di rimontare due posizioni e di sopravanzare nelle battute finali l’australiano Lee (medaglie di bronzo) e l’altro tedesco Klemet.
Una progressione che ha ricordato una delle versioni migliori del nuotatore carpigiano, che nelle acque di Singapore ha conquistato la medaglia numero 54 della sua inimitabile carriera, nonché la decima di sempre nelle acque libere (la 17esima complessiva sé ci riferisce a un campionato del mondo).
Dal 2013 Greg non ha sbagliato alcun appuntamento internazionale, riuscendo a tornare a casa sempre con almeno una medaglia.
Condizioni estreme e pure una… presunta frattura al dito
Nelle acque di Sentosa la gara è stata davvero al limite, dal momento che la temperatura dell’acqua era addirittura intorno ai 30°. Colpa anche della rimodulazione del programma delle gare dopo I rinvii dei giorni scorsi, ma la sensazione è che tutti hanno fatto una fatica bestiale.
Wellbrock, come da pronostico, ha fatto sua la medaglia d’oro, chiudendo con 3 secondi e 70 centesimi di vantaggio su Paltrinieri. Il quale però ha dovuto fare i conti anche con un problema in corso d’opera: in un contatto di gara si è procurato una sospetta frattura di un dito (gli esami da effettuare nelle prossime ore dovranno confermare la prima diagnosi) che pure non gli ha impedito di andare a riprendere soprattutto l’australiano nel finale di gara, trovando un favoloso argento.
Va da sé che Paltrinieri veniva da un momento difficile condizionato da un infortunio al gomito destro che ne ha fortemente minato tutta la fase di preparazione in vista degli appuntamenti estivi. Per l’Italia giornata comunque positiva con anche il settimo posto di Filadelli, all’esordio assoluto in una competizione iridata.
Greg senza filtri: “Organizzazione scadente, medaglia che vale”
Al termine della gara Paltrinieri non le ha mandate a dire all’organizzazione, rea di aver fatto disputare la gara in condizioni a dir poco estreme. “Quello che ho voluto fare quest’anno è stato concentrarmi su questa prova. Rompere il ghiaccio non è mai facile in queste condizioni, le più estreme che abbia mai nuotato, facendo i conti con un’organizzazione delle più scadenti degli ultimi 20 anni.
Ho affrontato una preparazione corta, perché ho iniziato a nuotare a gennaio e quindi sono quasi di fretta. Ci sono un sacco di situazioni che sono un po’ lasciate al caso, come era già accaduto nella Senna alle Olimpiadi. Mi riferisco soprattutto alla salute degli atleti.
Qualcuno nei giorni scorsi, nuotando qui, è stato un po’ male. Non è una cosa da sottovalutare. Noi ieri sera siamo andati a letto senza avere la benché minima idea di cosa avremmo affrontato. Mi sono comportato da professionista, pensando che partivamo alle 7 del mattino e invece abbiamo cominciato alle 13 con un caldo incredibile. Il mio l’ha fatto, ho provato anche a prendere Wellbrock, ma in queste condizioni è il più forte. Sono contentissimo per il risultato”.