Virgilio Sport

Diogo Jota, da Ronaldo maxiassegno annuo per i figli ma un medico accusa duramente i fratelli morti

Gesto di solidarietà da parte di Cr7 che donerà 200mila euro annui per il mantenimento dei bambini dell'ex Liverpool ma si scatena un'altra polemica

Pubblicato:

Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Era stato duramente criticato per non aver preso parte ai funerali dell’ex compagno di nazionale Diogo Jota, morto assieme al fratello Andrè Silva in un terribile incidente stradale con la Lamborghini presa in affitto che è finita fuori strada e si è incendiata, ma Cristiano Ronaldo si è sempre sentito con la coscienza a posto ed ha anche deciso di aiutare economicamente la famiglia dell’ex Liverpool.

Ronaldo verserà 200mila euro all’anno per la famiglia Jota

Come riportato dal quotidiano lusitano “Record” Cr7 si è reso protagonista di un gesto di grande solidarietà: il fuoriclasse dell’All Nassr ha deciso di devolvere un assegno da 200.000 euro annui per il mantenimento e l’educazione dei tre piccoli (due bambini e una bambina) rimasti senza padre. E il “versamento” sarà garantito fino a quando tutti raggiungeranno la maggiore età.

Dopo la tragedia in cui hanno perso la vita Diogo Jota e il fratello 25enne André Silva, sono arrivate molte parole di affetto da tutto il mondo, un gesto che però il medico portoghese Gustavo Carona vorrebbe vedere replicato su larga scala per altre vittime, soprattutto quelle della guerra. Da qui uno sfogo con tanto di critica ai due fratelli scomparsi.

Lo sfogo del medico influencer

Diventato uno dei medici più famosi e influenti durante la pandemia, Gustavo Carona, nella sua rubrica per ‘Público’, ha duramente criticato la società per il modo in cui ha gestito la morte dei fratelli calciatori: “Non c’è stato nemmeno un tentativo di insegnare alle giovani generazioni due o tre cose su ciò che si sa dell’incidente, ma di cui nessuno vuole parlare: noleggiare una Lamborghini per fare 900 km è ostentazione, è uno spreco…l’eccesso di velocità, documentato o ipotizzato, varia… Qualunque cosa sia, è la principale causa di morte sulla strada ed è di esclusiva responsabilità del conducente.”

“Essere bombardati e morire aspettando il cibo a Gaza non è responsabilità di chi muore. Guidare ad alta velocità è un pericolo per chi è in auto e per tutti coloro che si trovano sulla strada. Solo perché sono idoli delle masse non significa che la verità debba smettere di essere detta e l’istruzione debba smettere di essere praticata”.

“Essere un famoso calciatore non è un esempio per la società; è un gioco con la palla. Gli eroi sono nel Servizio Sanitario Nazionale, nelle scuole, nei vigili del fuoco, nella polizia, nella lotta civica e politica per i più svantaggiati in tutto il mondo, negli ucraini che vanno in prima linea.. Ma se il messaggio che mandiamo ai giovani e ai meno giovani è che essere un eroe significa essere un calciatore di punta, un milionario, noleggiare una supersportiva e guidarla ad alta velocità, allora non lamentatevi del mondo di m…. che stiamo costruendo per i nostri figli.

“È troppo chiedere a tutti i media e ai personaggi pubblici di moltiplicare per 10 o 100 le parole che hanno rivolto a Diogo Jota, dedicandole anche ai 20.000 bambini morti in Palestina o, se preferite, ai 5.000.000 di bambini sotto i cinque anni che muoiono ogni anno nel mondo, per lo più di fame o per morti prevenibili o curabili? È così difficile comprendere quanto sia ingiusta una società che piange a dirotto per la morte di personaggi famosi, persino di coloro che sono responsabili della propria morte, e che disprezza o addirittura desidera e gode per la morte di bambini completamente innocenti?”

Il dolore per la scomparsa di Jota

Solo alla fine il medico ha espresso rispetto e la sua ammirazione per i due fratelli e le loro famiglie in lutto. “Ora che non fa più parte del club del mio cuore, ho sempre nutrito un’enorme ammirazione per il calciatore e un affetto molto speciale per la sua persona semplice, umile, sorridente e gentile: qualità che molti calciatori pop star non avranno mai e che apprezzo immensamente… È normale che una star finisca al centro dell’attenzione, e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata l’enorme empatia per la madre sofferente rimasta senza due figli, che si estende ai suoi familiari e amici più cari”.

Leggi anche:

Proteggi

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...