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Per Ibra c'è chi dice no: Facesse lo sborone altrove

Quattro club italiani interessati allo svedese ma sui social il bomber divide

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Per Ibra c'è chi dice no: Facesse lo sborone altrove Fonte: 123RF

Ora che l’addio agli Usa è diventato ufficiale, con tanto di messaggio d’onnipotenza lanciato urbi et orbi – è scattato il count-down per capire dove giocherà Zlatan Ibrahimovic. Non è un mistero che voglia tornare in Italia e non è un mistero che ci siano diversi club italiani seriamente interessati ad ingaggiarlo. Che sia per 6 mesi o un anno e mezzo poco contra, il solo nome di Ibra fa drizzare le antenne a tutti.

LE 4 SORELLE – A Milan e Napoli, i primi a sondare la situazione di Ibra, si è aggiunto il Bologna, forte dell’amicizia del bomber con Mihajlovic, e nelle ultime ore anche la Roma che cerca gol, leadership ed esperienza in una squadra orfana delle ex bandiere Totti e De Rossi.

L’ANNUNCIO – Ibra non è stato misurato nel salutare la Mls e le sue parole hanno fatto il giro del web: “Ora tornate pure a vedere il baseball”. Sicuramente nello stile del personaggio, che da tempo ha abituato tutti a uscite tutt’altro che sobrie.

LE REAZIONI – Uscite che però non piacciono a tutti ed anche tra i tifosi dei club che sono sulle sue tracce c’è chi dice no: “Ibrahimovic è un megalomane patologico alla Cristiano Ronaldo con una salvifica autoironia che lo rende un po’ più accettabile. Ma quando scrive che “ha conquistato l’America” avrebbe bisogno di qualcuno che gli ricordasse che nei suoi due anni in MLS ha vinto meno di Giovinco”.

VAI PURE – Sia in casa-Milan che sul fronte Roma non tutti accoglierebbero il bomber a braccia aperte: “Ibrahimovic solo se pagato a gettone. Altrimenti può andare a fare lo str… altrove” o anche: “Quando fai lo sborone una volta, due volte, tre volte sei simpatico, se lo fai ogni giorno diventi ridicolo”.

IL FASTIDIO – C’è chi scrive: “Zlatan é ormai schiavo del suo personaggio e gioca a spararla più grossa ogni volta. Non solo Tweet ma anche interviste. Però, ha una sorta di ironia che lo salva dall’essere considerato pressoché totalmente andato”.

LA POLEMICA – A qualcuno non va giù un articolo uscito oggi: “Secondo Gazzetta, Ibrahimovic sarebbe perfetto nel Napoli perché è una specie di boss cresciuto in un ghetto di Malmoe simile a Scampia, e De Laurentiis gli direbbe qualcosa solo dopo aver contato fino a dieci”.

IL SOGNO – Resta però nutrita la schiera di chi farebbe carte false per vederlo con il proprio club, specie se è il Milan: “È un po’ logorante sentirti in ogni sessione, perché poi ci credo davvero. Non so cosa darei per rivederti con quella maglia. Ti amo Zlatan”.

LA BEFFA – Per molti rossoneri sarebbe una beffa se Ibra tornasse in Italia ma non al Milan: “Il Bologna? Qui c’è qualcosa che non va, seriamente. Rosicherei di meno qualora andasse al Napoli o addirittura all’Inter, perché sono due realtà 5/6 anni avanti a noi.. ma al Bologna no, per favore. Veramente siamo così pezzenti?” O anche: “Francamente non vedo un altro attaccante di Esperienza accessibile a gennaio alle condizioni economiche stabilite da Elliot! Abbiamo un attacco che fa il solletico agli avversari e facciamo gli schizzinosi sull’età di un neo 38enne da 52goal/53 partite che vien via a parametro 0?”.

LA CHIOSA – Infine c’è chi fa notare: “Io vivo negli Stati Uniti da 8 anni e l’attenzione riservata dai media alla MLS era sempre scadente. L’arrivo di Ibra ha portato molta più attenzione con partite in prima serata su ESPN, record di vendite nel merchandising ed ha risollevato una franchigia allo sbando”.

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