Le parole pronunciate da Roberto Mancini, dopo la sconfitta subita ad opera della Macedonia del Nord e l'uscita dai Mondiali, lasciano intendere un segnale forte. Un'assunzione di responsabilità che il Mancio vuole prendersi rispetto a quanto sta accadendo alla magnifica Italia di Euro 2020. L'ipotesi più vicina sarebbe quella delle dimissioni.
Tra i possibili eredi del trionfo di Mancini e della sua discesa all'inferno, c'è il sempreverde Marcello Lippi. Già sperimentato, l'ex ct campione del Mondo ha dato molto alla Figc e agli azzurri, ma per il tris sarebbe affiancato da un suo fedelissimo.
Ecco qua la novità, riportata dalla Gazzetta dello Sport che preme sull'acceleratore del cambio alla guida della panchina. Con Lippi, arriverebbe Fabio Cannavaro, ex campione del Mondo a sua volta, e allenatore in cerca di un progetto ambizioso, una volta rientrato in Italia. Lippi sarebbe un dt che aiuterebbe un uomo simbolo come Cannavaro. La sua storia da giocatore è gloriosa, meno convincente quella di tecnico. Dopo aver preso il patentino il 13 maggio 2012, intraprende questo percorso all'ombra di Lippi (come accaduto a Ciro Ferrara, in passato). Al Guangzhou Evergrande arriva grazie a Lippi, nel 2014. Poi è la volta di Al-Nassr, Tianjin Quanjian e Guangzhou Evergrande. Sostituisce proprio l'ex ct azzurro alla guida della Nazionale cinese fino al 28 aprile scorso.
Ultima possibilità, secondo la Gazzetta, potrebbe essere per la Figc un allenatore come Carlo Ancelotti. Un rivoluzionario gentile, che se dovesse vedere andar male la sua esperienza attuale, valuterebbe - magari - l'idea di un ritorno in Italia in grande stile. Cv pesantissimo, il suo anche da allenatore: Milan, Roma, Real Madrid, Bayern Monaco, Chelsea, Everton: un numero uno assoluto.
Leggi anche:
- Sven Goran Eriksson riabbraccia la sua Sampdoria: Mancini fa da cicerone, emozione e commozione a Marassi
- Napoli, il film Scudetto un anno dopo: applausi solo per Spalletti. De Laurentiis: "Da illusi credere nel bis"
- Euro 2024, l'Uefa cambia il regolamento sui convocati: rose da 26 calciatori. Le scelte di Spalletti