Alcaraz, Wimbledon è un miraggio?

Il 20enne di Murcia: "Contro Djokovic sull'erba ho minori chance, ma dopo i crampi di Parigi mi son ripreso alla grande".

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Alcaraz, Wimbledon è un miraggio? Fonte: Getty Images

Proverà ad andare oltre il 4o turno a Wimbledon (dove all’esordio era stato eliminato al 2o turno) Carlos Alcaraz, che si è visto sbarrare dall’immenso Novak Djokovic la strada verso la finale del Roland Garros, primo Slam stagionale dopo il forfait di Melbourne.

L’avvicinamento all’erba del prestigioso torneo londinese si chiama Queen’s, dove sarà assente il (bi)campione in carica Matteo Berrettini: “Non ho potuto allenarmi a casa, perché in Spagna non abbiamo campi in erba. Devo adattarmi alla superficie, ma sono in generale contento degli allenamenti finora fatti. Non è semplice muoversi, perché le insidie non mancano: è più comodo probabilmente andare a rete e giocare sempre in maniera aggressiva, mi piace“ racconta in conferenza stampa il vincitore di New York.

Desta ancora attenzione mediatica la sfida contro Djokovic, salito a quota 23 Slam: “Punto sempre a vincere, ma su questa superficie ammetto che ho minori possibilità di Djokovic, uno dei suoi migliori interpreti con Roger Federer. Ciò non significa però che ho zero chance. A Parigi non ho avuto un infortunio, ma semplici crampi; la condizione fisica è buona, due giorni dopo la partita contro Novak ero in piena forma. Ho subito qualche contrattempo di troppo in questa stagione, ma a livello fisico stiamo facendo un buon lavoro”. Il serbo e l’iberico conducono la classifica ATP, rispettivamente con 7595 e 7125 punti: Sinner conferma la 9a piazza, con Musetti che acciuffa la 16a e Berrettini che sprofonda in 34a, il Ranking peggiore degli ultimi 4 anni.

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