Ombre e sospetti su Anatoliy Tymoshchuk ex bandiera della Nazionale ucraina (con ben 144 presenze) e ex capitano della Nazionale di Shevchenko. Ora però da idolo in patria rischia di passare alla storia come traditore.
- Anatoliy Tymoshchuk, i sospetti sul calciatore
- Anatoliy Tymoshchuk: collabora con i russi? Le teorie
- Anatoliy Tymoshchuk, le parole di un altro ex
Anatoliy Tymoshchuk, i sospetti sul calciatore
L’ex giocatore è attualmente vice allenatore dello Zenit San Pietroburgo: non ha preso le distanze dal club o dalla guerra, non ha mai detto nulla contro l’invasione della Russia. Una mancata presa di posizione che in patria non è stata ben accolta, tanto che gli è stato revocato titolo da allenatore e vari onori. Un comportamento totalmente diverso dal collega Andriy Voronin che ha subito rotto con la Dinamo Mosca.
Anatoliy Tymoshchuk: collabora con i russi? Le teorie
Per molti l’atteggiamento dell’ex calciatore è più che sospetto. Tanto che per alcuni sarebbe un agente dei servizi segreti russi. Voci e rumors su un personaggio che per la sua fama avrebbe potuto aiutare il paese. Va anche ricordato che già da qualche settimana la Federazione l’ha bandito a vita dalla Nazionale Ucraina e l’ha privato di tutti i titoli vinti in questi anni.
Anatoliy Tymoshchuk, le parole di un altro ex
Come riporta Corriere della Sera arrivano anche accuse pesanti da un altro ex giocatore della Nazionale, Artem Fedetsky che senza giri di parole lo ha definito un traditore. «È un traditore. Gli ho scritto un messaggio: lo ha letto, ma lo ha lasciato senza risposta. Il suo comportamento in questa situazione è sorprendente. La Russia sta bombardando civili, sganciando bombe su un ospedale per la maternità, e lui sa tutto questo perché i suoi genitori vivono a Lutsk». Fedetsky è uno degli sportivi a essersi arruolato per dare una mano al suo popolo.
E poi ha aggiunto: «Non so come farà a convivere in futuro con questa scelta. L’Ucraina è bombardata, lui continua a lavorare allo Zenit. Questo è un crimine contro il tuo popolo e contro la tua coscienza. Ogni famiglia ha la sua pecora nera».