Il mondo del volley, come quello del basket, ha incassato con inquietudine e malumore la nuova riduzione della capienza dei palazzetti al 35%, decisa dal Governo per fronteggiare la nuova impennata di contagi da Coronavirus.
Uno scenario che si unisce alla pioggia di rinvii che stanno carattierizzando la fine del 2021 con il consegumente sopraffollamento del calendario nei prossimi mesi.
Il sito della Lega volley ha accolto lo sfogo del presidente della Bartoccini-Fortinfissi Perugia, Antonio Bartoccini.
“Trovo immotivate queste ulteriori limitazioni. Già il nostro pubblico può accedere ai palazzetti solo se vaccinato e con mascherine FFP2, quindi nella massima sicurezza possibile. La nuova riduzione della capienza dei palazzetti crea considerevoli danni alle società, specialmente per gli sport che non godono di particolari introiti dallo sfruttamento dei diritti televisivi, andando ad impattare direttamente sugli incassi”.
Bartoccini entra poi nello specifico degli ultimi provvedimenti economico-finanziari: Inoltre con grande stupore il credito d’imposta non è stato rifinanziato, dopo due anni molto difficili, in cui i proprietari hanno dovuto fare ulteriori sforzi economici per compensare il calo del pubblico e l’aumento dei costi legati ai protocolli resi necessari per la sicurezza di tutti, i club vengono danneggiati due volte. Ci aspettiamo un auto concreto dal Governo, nello specifico più concreto di quello promesso ma di fatto in molti casi non ancora onorato, come per il credito d’imposta della scorsa stagione, che ad oggi indica solamente un primo elenco degli aventi diritto, ma che all’orizzonte non mostra ancora qualcosa di concreto, per il prossimo anno poi come dicevo, non sembra più previsto nemmeno questo”.
Bocciata anche la decisione di rinviare in blocco il turno di Santo Stefano: “Fatico a comprendere anche questa decisione. Noi avremmo potuto disputare la gara in quanto privi di casi di positività in squadra, invece si è deciso di rimandare e questo vista l’alta instabilità della situazione e un calendario già di suo molto denso potrebbe creare problemi a molti club, visto che ancora difficile prevedere cosa succederà in futuro”.