Francesco Moser, mister 273 corse vinte in carriera, ai microfoni di OA Sport ha scelto il suo trionfo più bello: “La mia prima vittoria negli Allievi. Ero in Val di Non, a Cavareno, ed è stata una vittoria che mi ha dato morale per continuare, altrimenti mi sarei subito fermato. Delle tre Parigi-Roubaix vinte qual è stata la più bella? La prima perché avevo già fatto due volte secondo. Ero sempre protagonista ma vincere nel 1978 con la maglia di Campione del Mondo è stata una grande emozione. Ho vinto tre Roubaix con tre maglie diverse: quella iridata nel ’78, quella della squadra – la Samsung – nel ‘79 e poi con la maglia di Campione Italiano nel 1980. Il momento peggiore? Quando ho perso il Mondiale nel 1978, nonostante sia stata l’annata più importante della mia carriera”.
Moser ha analizzaato nell’intervista due corridori in particolare, ovvero Ganna e Pogacar: “Adesso tutti si interrogano sul fatto che Ganna possa vincere un Grande Giro. Se penso al Giro d’Italia secondo me può vincerlo se e solo se dovessero cambiare il percorso. Se cura bene la sua specialità invece, la crono, può avere ancora cinque/sei anni di ottimi risultati. Tutto però dipenderà da lui e dalla costanza che avrà nei prossimi anni. Se può riscrivere un nuovo Record dell’Ora? Credo che ce l’abbia nelle gambe, deve solo decidere il periodo giusto per poterlo fare. Il Record dell’Ora non è altro che una crono fatta ad una certa velocità e lui è abituato. Il Record è stato battuto dal belga Victor Campenaerts in Messico e credo che sia ideale che anche Ganna vada lì per cercare di batterlo. Il vantaggio della quota esiste, inutile girarci intorno. Pogacar nuovo Merckx? Tutto dipende dagli avversari, se la situazione rimane la medesima Tadej può vincere ancora molto. Ha una marcia in più rispetto agli altri”.