Giovanni Malagò sta pensando di dimettersi. Il numero uno del Coni è arrabiato per la mancanza di autonomia dell’istituto governativo che amministra, a causa dei vari passaggi burocratici tipici italiani.
Malagò si è sfogato con i colleghi della giunta: “Come possiamo gestire un ente pubblico senza pianta organica? Visto lo stato dell’arte non ho alternative se non chiedere un incontro al presidente Draghi anche perché a Palazzo Chigi ho sempre trovato persone eccezionali”.
Malagò individua un responsabile: “La sottosegretaria Valentina Vezzali è vittima del comportamento del Dipartimento dello Sport sulla questione della pianta organica. Il Coni deve prendere dall’esterno 50 persone e la stessa situazione accade sul territorio. Il problema ormai è scoppiato ed è palese perché c’è un problema di incompetenza: posso dire, la situazione è vergognosa”.
Valentina Vezzali però ha negato differenze di vedute con il Dipartimento dello Sport: “Ha sempre agito in sintonia con le mie indicazioni e, soprattutto, in conformità con le leggi dello Stato, nel pieno rispetto delle regole, che rappresenta uno dei valori fondanti dello sport. Il Dipartimento ha investito in merito alla definizione della pianta organica, il Dipartimento della Funzione Pubblica che ha la competenza sul tema. Il parere è stato subito trasmesso al Coni che è stato invitato a proseguire con i conseguenti adempimenti, ferma la necessità del pubblico concorso, come previsto dalla Legge”.