Un tuffo nel passato del calcio, quando le partite iniziavano tutte alle 14.30, quando non c’erano le pay-tv e si potevano vedere i gol solo allo stadio o nel pomeriggio a 90esimo minuto, quando a raccontare cosa succedeva sui campi c’era l’affezionata radiolina che scandiva “Tutto il calcio minuto per minuto”. Con un tweet l’ex voce di Radio1, Riccardo Cucchi, ha voluto omaggiare i suoi maestri in radio rivelando alcuni aneddoti.
Il tweet di Cucchi
Cucchi scrive: “A lezione da Ameri: 9 colazione; 10 messa (io ateo) 11.30 pranzo: “evita il prosciutto, fa venire sete”; 12.30 stadio Meazza partita a scopone con il barista: 14.30 Milan-Juventus, in cuffia, in silenzio, a rubare. Ci manca da 16 anni l’incanto della tua voce. Ciotti, Luzi e Ferretti mangiavano di tutto. Ameri riso in bianco e poco più. Provenzali, ed anche io, digiunavamo. Personalmente optavo per una colazione ricca, non oltre le 10″.
Per chi tifavano?
Ad un follower che chiede le passioni calcistiche dei due più amati radiocronisti di sempre, Cucchi risponde: “Ameri era tifoso del Genoa, Ciotti della Lazio. Ci aveva anche giocato. Ma lo dichiararono solo dopo aver smesso di lavorare”.
La nostalgia via social
Fioccano commenti improntati alla nostalgia: “La sua ultima radiocronaca fu Genoa-Juventus 2-0. Nulla è per caso. Belin, che magun”, o anche: “Anche lui – come lei – da genoano ha raccontato il mitico scudetto della Samp del 91 ,con grande lucidità e professionalità, un esempio. Se esistesse una scuola per cronisti sportivi andrebbe studiato”.
Il ricordo di D’Orsi
Nel dibattito si inserisce il giornalista Enzo D’Orsi, storica firma del Corriere dello sport: “Ameri martellava gli ascoltatori – quorum ego – con un ritmo incessante. Un pressing continuo. Rendeva interessanti azioni irrilevanti. Me ne accorsi ascoltandolo allo stadio per la stessa partita. Non accadeva molto in campo, ma al transistor sembrava Italia-Germania 4-3.“.
Le reazioni dei tifosi
Arrivano ricordi da parte di tantissimi utenti: “Provenzali, Ferretti, Piero Pasini, Luzi, Foglianese, Everardo Dalla Noce e poi c’era una voce che mi piaceva che non era sempre presente perche seguiva il Catanzaro Emanuele Giacoia. Ho 57 anni e gli anni ’70 con questi ragazzi sono stati meravigliosi” o anche: “Adoravo Ameri. Era uno dei pochi che chiamava l’Inter : l’Internazionale”.
“Perfetto, l’incanto di una voce che trasmetteva emozioni. Trovatemi un farmaco per tornare a quel calcio per favore!” oppure: ““Scusa Ameri, scusa Ciotti. Ha segnato Bruscolotti, su passaggio di Cane’ ora stiamo zero a tre!” – coro stadio San Paolo anni 70″.
“Io ricordo Ezio Luzzi in uno stadio della Serie B, tra fili del telefono con una grande cuffia, circondato da gente, in una postazione di fortuna che ogni tanto interrompeva per un gol del Novara quasi indispettendo i “grandi” della Serie A. Altri tempi”,