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Denis Bergamini è stato soffocato: i magistrati smontano la tesi del suicidio nel processo sulla morte del calciatore

Si è tenuta oggi la requisitoria sul caso riguardante la morte di Denis Bergamini, con la conferma che non si trattò di un suicidio ma che venne soffocato. Indagata l'ex ragazza.

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Redazione

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Denis Bergamini è stato soffocato: i magistrati smontano la tesi del suicidio nel processo sulla morte del calciatore Fonte: Getty

Svolta nel caso della morte di Denis Bergamini. Oggi giovedì 19 settembre in occasione della requisitoria dei pubblici ministeri della Procura di Castrovillari presso il Tribunale di Cosenza, è stato confermato – a quasi 35 anni di distanza dall’accaduto – che il decesso dell’ex calciatore non è stato causato dal camion che l’ha investito, ma da “asfissia meccanica violenta”.

Il controverso caso Bergamini

Il 18 novembre 1989 il cadavere di Denis Bergamini, allora giocatore del Cosenza, venne rinvenuto sulla Statale 106 a Roseto Capo Spulico. Inizialmente il decesso – che si riteneva essere dovuto all’investimento da parte del camion guidato da Raffaele Pisano – fu considerato un suicidio, tesi poi rivista nel 2017 alla luce delle analisi dei periti medico-legali che la attribuirono a una “asfissia meccanica violenta”, con l’ex ragazza di Bergamini, Isabella Internò, che oggi è accusata di omicidio volontario.

Primicerio: “Versioni di Internò e Pisano sono false”

In occasione della requisitoria dei pubblici ministeri della Procura di Castrovillari presso il Tribunale di Cosenza, il pm Luca Primicerio ha ricostruito quanto accaduto, confermando che le versioni fornite ai tempi dall’ex ragazza Internò e dal conducente dell’autobus Pisano fossero false: “I periti medico-legali che hanno effettuato nel 2017 gli esami sul corpo di Bergamini ci dicono che il calciatore è stato vittima di una asfissia meccanica violenta, prima che il camion di Raffaele Pisano lo sormontasse. Quindi le versioni di Internò e Pisano sono false. Bergamini era già morto prima che il camion arrivasse”.

Primicerio: “Bergamini soffocato con una sciarpa o un sacchetto”

Primicerio ha poi continuato spiegando come, secondo gli esami fatti nel 2017, la morte di Bergamini non sia riconducibile a un investimento: “Nel 2017 sono stati fatti 101 prelievi e i periti hanno condiviso tutte le attività, anche quella sull’esame della giocoforina. Tutti gli esami dei periti parlano di compatibilità del corpo di Bergamini con asfissia di compressione con un mezzo soft, probabilmente una sciarpa o un sacchetto che può non lasciare segni sul collo”. Mentre oggi i pm si sono occupati di ricostruire i fatti, domani toccherà invece alla posizione dell’imputata Internò, come specificato dal procuratore della Repubblica di Castrovillari Alessandro D’Alessio all’apertura della requisitoria di oggi.

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