L’equitazione alle Olimpiadi comprende tre discipline:
- dressage,
- concorso completo,
- salto a ostacoli,
con uomini e donne che gareggiano ad armi pari.
Dressage
Il dressage è considerato il più artistico degli sport equestri ed è utilizzato come base per tutte le altre discipline. I giudici devono valutare una sequenza di movimenti prestabiliti eseguiti all’interno di un campo di gara, che tengano conto di una serie di parametri (andatura, impulso, sottomissione del cavallo, uso degli aiuti).
Concorso completo
Il concorso completo è spesso descritto come un triathlon equestre. Sessantacinque concorrenti prendono parte alla competizione, con gare a squadre e individuali che si svolgono contemporaneamente. Si tratta di una disciplina in cui ogni gara è composta da una prova di salto, una di dressage e una di cross country, al termine delle quali viene determinato il punteggio finale.
Salto a ostacoli
Il salto a ostacoli è uno spettacolare mix di coraggio, controllo e abilità tecnica che vede cavallo e atleta completare un percorso con 12-15 ostacoli disposti in un ordine particolare. Si incorre in penalità per ogni ostacolo abbattuto o rifiutato, nonché penalità per i tempi non rispettati.
Cavalieri italiani alle Olimpiadi
La storia italiana dell’equitazione è legata al nome dei fratelli D’Inzeo.
Raimondo D’Inzeo è stato campione olimpico ai Giochi di Roma 1960 e due volte campione mondiale nel 1956 e nel 1960. Con otto presenze ai Giochi olimpici, è l’atleta italiano che vanta il maggior numero di partecipazioni, alla pari con il fratello Piero e con Josefa Idem.
L’ultimo cavaliere italiano ad aver vinto un oro alle Olimpiadi è stato Graziano Mancinelli nel 1972. Mancinelli ha anche conquistato due bronzi nella prova a squadre.
Cavalli e cavalieri: età , abbigliamento e finimenti
Il regolamento prevede che i cavalli in gara abbiano almeno sette anni mentre per i cavalieri il limite minimo è sedici. Non esiste un limite massimo d’età .
Altra particolarità prevista dal regolamento è l’abbigliamento. Nel dressage l’abbigliamento è più formale, si portano camicie bianche e pantaloni che vengono indossati con stivali neri e giacche scure o rosse. Alcuni cavalieri indossano anche cappelli a cilindro.
Nel cross-country, invece, l’abbigliamento passa in secondo piano dovendo privilegiare la sicurezza, dunque giacche e cappelli sono sostituiti da giubbotti imbottiti e caschi.
Per quanto riguarda i finimenti dei cavalli ognuno è libero di scegliere il proprio abbinamento. Selle, staffe, redini, testiere e imbragature sono scelte dal cavaliere in modo autonomo per cercare di rendere unico il rapporto con il proprio cavallo.