Il 12 marzo 1921 nasceva Giovanni Agnelli. In famiglia Gianni, per il resto del mondo l'Avvocato. A lui il padre affidò il compito di preservare la dinastia che aveva generato e di proteggere, tessendo le reti della politica e del mercato, la propria azienda. La Fiat e poi quel che è venuto sono anche merito suo, compreso il sogno e la passione Juventus
Pinturicchio è il nomignolo con cui l'Avvocato Agnelli amava riferirsi a Alessandro del Piero, emblema dello stile Juve e capitano della squadra. Il loro fu un legame rispettoso che lo stesso ex capitano ama ricordare, come la fatidica telefonata al mattino presto di cui spesso riporta lo scambio di battute
Gianni Agnelli ha amato la Juventus e quello stile che incarnava in maniera viscerale, esagerato. In tribuna ancora oggi non mancano gli Agnelli che hanno sempre manifestato partecipazione alle cose calcistiche. Qui un giovane John Elkann, fratello maggiore di Lapo e Ginevra, è accanto al nonno
Gianni Agnelli è stato un personaggio affascinante e divisivo, a livello giornalistico. E' stato colmo il suo gusto e il suo stile, il suo essere uomo di tendenza e di acume nelle sue esternazioni. Ma l'Avvocato è statao anche molto criticato, nelle sue scelte e nelle sue valutazioni, inesorabilmente di grande impatto politico
Henry Kissinger, politologo americano di grande vedute e con il quale l'Avvocato Agnelli ha intrattenuto rapporti professionali e di grande amicizia. Con lui si è formato anche il nipote Lapo Elkann. Esperto di geopolitica, Kissinger ha definito Agnelli: "Un uomo del Rinascimento"
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