Alex Schwazer è giovanissimo, quando conquista l'oro nelle Olimpiadi di Pechino nella 50 km: è un sogno che si realizza
Alex Schwazer, dopo essere risultato positivo ad un controllo anti doping alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra 2012, venne squalificato dal Tribunale Nazionale Antidoping fino al 29 aprile 2016. Rientrato in attività, in occasione dei Mondiali a squadre di marcia 2016, vince la 50 km ottenendo la qualificazione per i Giochi di Rio de Janeiro 2016
Il 2016 è un anno chiave, nella storia di Schwazer. Il 22 giugno venne comunicato alla FIDAL che Schwazer era risultato nuovamente positivo ad un controllo su un campione di urine prelevatogli in un controllo a sorpresa il 1º gennaio 2016 (la sostanza dopante sarebbe testosterone). Per questo la IAAF (Federazione Internazionale di atletica leggera) decise di sospenderlo in via cautelare in attesa della decisione finale. Il 10 agosto il TAS (Tribunale Arbitrale dello sport), considerata la seconda violazione delle norme antidoping, squalifica l'atleta per 8 anni. Come diretta conseguenza della squalifica, oltre a non poter partecipare ai Giochi olimpici di Rio 2016, tutti i suoi risultati sportivi del 2016 sono stati cancellati. Una decisione sempre respinta dall'atleta e dal professor Sandro Donati (con lui in foto), che gli è sempre stato accanto
Il tribunale di Bolzano ha posto fine al processo di primo grado per doping in cui l’ex marciatore era imputato. A dare notizia della pronuncia della giustizia ordinaria è l’agenzia ANSA
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