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Malagò si sbilancia su Senna e Paltrinieri: il retroscena Tamberi e il documento riservato del CIO su Khelif

Il presidente del Coni ha fatto una richiesta agli organizzatori della gara di fondo: la toccante rivelazione su Gimbo e le carte ufficiali sulla questione Khelif-Carini.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Le spine di fine Olimpiade sono sempre le stesse: le condizioni della Senna, anzitutto, e le polemiche intorno al caso Khelif. Ma se n’è aggiunta un’altra, a cui Giovanni Malagò tiene particolarmente: Tamberi. Le condizioni di Gimbo tengono in ansia il presidente del Coni, che però si mostra fiducioso, per non dire certo, che l’olimpionico di salto in alto possa essere in gara a dispetto del calcolo che gli ha provocato un grosso spavento l’altra sera. È in un’intervista al quotidiano La Stampa che il numero uno dello sport azzurro racconta un interessante retroscena sul campione marchigiano.

La telefonata in lacrime di Gimbo Tamberi a Malagò

“Mi aspetto un suo miracolo, nelle situazioni di difficoltà si gasa sempre”, assicura Malagò a proposito di Tamberi. Quindi il retroscena: “Gimbo mi ha chiamato domenica mattina, mi ha spiegato la situazione e poi è scoppiato a piangere. Gli ho detto ‘ma porca miseria Gimbo, ne abbiamo viste di tutti i colori e che facciamo adesso, ci arrendiamo?’ Oggi sarà un giorno di decantazione, di controllo delle condizioni, poi andrà in pedana”. Un auspicio che racchiude in sé una certezza, insieme alla convizione che Gianmarco sarà assoluto protagonista, a dispetto di tutto.

Malagò, il documento chiave sul caso Khelif-Carini

Inevitabile una riflessione sul caso Khelif-Carini, ormai diventato esclusivamente – o quasi – una questione politica. Malagò, da membro del CIO, è entrato in possesso di una documentazione riservata sulla pugile nordafricana: “Ho ricevuto dalla massima autorità medica del CIO il documento sulla regolarità della partecipazione dell’algerina al torneo. Il resto sono chiacchiere che hanno travolto Angela. Non lancio nessun j’accuse ma non mi sorprendo affatto che la questione sia diventata politica. Tutto viene strumentalizzato oggi dalla politica. A destra come a sinistra. Angela mi ha mostrato le pressioni cui è stata sottoposta nei giorni precedenti l’incontro dall’Iba e io le ho detto di non farci caso e di pensare solo a combattere”.

La Senna inquinata e le polemiche di Greg: la richiesta

La parte più significative dell’intervista di Malagò è però probabilmente la presa di posizione sul caso Senna, il fiume dove galleggiano rifiuti, detriti e dove profilefano batteri di ogni tipo, che incredibilmente è stato scelto come location delle gare di triathlon e nuoto di fondo. “Non so se sia vero che hanno speso 1,4 miliardi per bonificarla, ma è chiaro però che il progetto non si limita alle Olimpiadi, ma guarda avanti”, le parole di Malagò dopo la durissima presa di posizione di Greg Paltrinieri. “Una cosa è fare una gara corta come il triathlon, un’altra è nuotarci dieci chilometri. Adesso la situazione è borderline. Sono fiducioso che si gareggerà. Tanto che ho chiesto, quale membro Cio, di fare la premiazione di quella gara”.

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