La giornata non è stata delle migliori, ammettiamolo: l’immagine dell’uscita di Federica Brignone già alla terza porta della prova di slalom speciale è intrisa di delusione.
Federica Brignone delude nella combianta: vince la Shriffrin
C’erano però le premesse per avere finalmente una giornata di gloria azzurra visto che la Brignone in combinata è una leader: ha vinto infatti tutti quelli delle ultime due stagioni e detiene pure la coppa di disciplina.
“E’ la disciplini in cui sto sciando meglio. Ma sono stata forse troppo aggressiva sin dalla partenza. Ma alle prime porte ci voleva più prudenza e non l’avevo capito. Colpa mia, dovevo giocarmela con le tre più forti al mondo e mi sono detta o la va o la spacca”, ha raccontato l’azzurra spiegando che inevitabilmente “ancora le girano”.
L’oro è andato così alla statunitense Mikaela Shiffrin, reduce da un anno orribile, segnato dalla tragedia di suo padre Jeff.
Il suo ritorno sulla neve di Cortina è un inno alla tenacia, ma anche alla riflessione su quanto una tragedia possa scuotere e ribaltare ogni certezza, anche nelle persone più strutturate e focalizzate nella propria disciplina, nella vita.
Per Mikaela un palmares strepitoso a 25 anni: sei titoli mondiali, due ori olimpici, tre coppe del mondo e 68 vittorie. Argento invece alla slovacca Petra Vlhova e bronzo alla svizzera Michelle Gisin, campionessa olimpica in carica. E le azzurre? Per l’Italia la migliore è stata Elena Curtoni quarta, con buon distacco dal podio dopo essere stata seconda nella prova di superG. Sesta Marta Bassino.
La combinata uomini a Cortina
Nella combinata uomini, grazie alla sua abilità di slalomista, si è imposto l’austriaco Marco Schwarz. Per lui, quattro vittorie di coppa, è a 25 anni il primo titolo iridato. E con suo questo oro, il terzo dopo tre gare, l’Austria domina i Mondiali di Cortina in campo maschile. Argento invece al francese Alexis Pinturault, campione mondiale uscente, e bronzo allo svizzero Loic Meillard. Riccardo Tonetti, dopo un grave errore nello slalom, ha chiuso 7/o. Più indietro Christoph Innerhofer, che aveva deluso anche nella manche di superG. Giovanni Franzoni, esordiente lombardo di 19 anni, ha invece inforcato già alla prima porta ma è risalito chiudendo con un ritardo biblico di oltre 23 secondi.
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