Ha destato molto scalpore il gesto di Romano Fenati di tirare il freno dell'avversario Stefano Manzi a 200 all'ora nel corso del Gp di San Marino. Una "follia" che miracolosamente non ha provocato conseguenze. Il motociclista marchigiano, però, è finito sotto processo mediatico. Il team Marinelli Snipers lo ha licenziato per la gravità di quanto successo e il 22enne di Ascoli Piceno ha dichiarato di voler chiudere con le corse. Gli sportivi che hanno perso la testa, compiendo scorrettezze ricordate a distanza di anni sono numerosi.
Nel 1995 all’Old Trafford si giocò Manchester United – Crystal Palace. Insultato a lungo da un tifoso, Eric Cantona reagì sferrando un violento calcio verso il suo contestatore. Per questo, venne sospeso per 9 mesi e condannato a 120 ore di servizio civile.
Il 30 maggio 1983, una rissa tra i giocatori di Italia e Jugoslavia durante la partita del girone eliminatorio dell'Europeo di basket rischiò di degenerare quando il giocatore jugoslavo entrò in campo, tenendo in mano un paio di forbici per minacciare gli avversari.
Ayrton Senna e Alain Prost sono passati alla storia della Formula 1 per i loro duelli appassionanti. Ma i due rivali, in alcuni casi, non si risparmiarono colpi bassi in pista. Il 2 ottobre 1989 sul circuito di Suzuka, con entrambi i piloti della McLaren in lotta per il mondiale, le vetture dei due si toccarono alla chicane del Casio Triangle. Le immagini non chiarirono del tutto la dinamica dell'incidente ma pare che a sbagliare fu Prost. Il francese dovette ritirarsi, il brasiliano, pur rompendo l'alettone, riuscì a vincere il gran premio. I giudici, però gli tolsero dei punti per aver tagliato la chicane, e Prost poté quindi festeggiare la vittoria del mondiale.
L'anno dopo, sempre a Suzuka, Senna (ancora alla McLaren) speronò il rivale (trasferitosi alla Ferrari) alla prima curva. I due uscirono di pista, ma il brasiliano, avanti in classifica, vinse il mondiale. Tempo dopo raccontò di aver premeditato tutto per vendicarsi.
Tra i gesti folli non può mancare la celebre testata di Zinedine Zidane a Marco Materazzi durante la finale di Coppa del Mondo 2006 a Berlino. Durante i tempi supplementari, il capitano francese non riuscì a mantenere la calma di fronte alle provocazioni del difensore azzurro colpendolo in pieno petto. Espulso, il numero dieci transalpino dovette assistere dagli spogliatoi alla vittoria dell'Italia ai rigori.
Impossibile non ricordare anche il famosissimo morso che Mike Tyson diede all'avversario Evander Holyfield (strappandone un pezzo e risputandolo sul ring), in occasione dell'incontro di pugilato tenutosi il 28 giugno 1997 a Las Vegas. Da quel momento a Tyson venne revocata la licenza per combattere negli Stati Uniti.
Il 6 gennaio 1994 la pattinatrice Nancy Kerrigan fu aggredita da un uomo che la colpì al ginocchio con una manganellata. Le ferite non permisero all'atleta di partecipare ai campionati del mondo. Tre mesi dopo, la sua compagna di squadra Tonya Harding ammise di aver organizzato tutto. La bionda pattinatrice riuscì a evitare il carcere ma fu condannata a una multa di 160mila dollari, e la federazione le revocò il titolo vinto nel 1991.
Durante il sentito derby di Torino, Pasquale Bruno, giocatore dei granata, fu espulso per doppia ammonizione. Il difensore andò su tutte le furie e inveì contro l'arbitro. Solo l'intervento dei compagni lo trattenne dal mettere le mani addosso al direttore di gara. Per questo exploit, Bruno ricevette otto giornate di squalifica.
Durante la finale di Coppa Italia del 2010, all’Olimpico, Francesco Totti inseguì per tutto il campo Balotelli e lo colpì con un calcione alla gamba. Espulso, dovette scontare quattro giornate di squalifica.Il Pupone rivelò di essere "impazzito" a causa di alcune frasi provocatorie pronunciate dall'avversario.
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