Nell’assolato venerdì romano in cui si sarebbe dovuta interpretare – ancora una volta – quella verità che stenta a palesarsi sui famigerati Rolex, al centro di una controversia, e quel che ne è seguito si incastona questa nuova udienza. Francesco Totti appare in prossimità del tribunale.
Dunque, la saga dei Rolex prosegue, anzi si arricchisce di questo nuovo capitolo che porta la data del 19 aprile. La separazione tra il per sempre capitano e Ilary cammina su diversi binari; uno di questi verte sulla causa civile che contrappone gli ex coniugi sui preziosi, la gestione e l’affidamento congiunto dei preziosi orologi, passione di Totti condivisa con l’ex.
- La nuova udienza Totti-Blasi, che cosa sappiamo
- Totti-Blasi, l'incontro per i Rolex
- Incontro problematico: il mistero dei Rolex
- La prossima udienza
La nuova udienza Totti-Blasi, che cosa sappiamo
Il processo – che corre parallelo alla causa di divorzio – galoppa spedito al tribunale civile di Roma con piccola sorpresa, alla vigilia di un fine settimana in cui si respira già aria d’estate nella Capitale: l’udienza per i Rolex si è tenuta venerdì mattina. Totti è stato intercettato dai giornalisti, ma non ha ceduto neanche alla tentazione di rispondere sul rinnovo di Daniele De Rossi.
All’uscita è stato seguito anche dai fotografi poco distante dalla sede del tribunale, poco distante da via Lepanto a bordo del mezzo che preferisce per muoversi in città.
Non una dichiarazione ufficiale, non una battuta, non un commento a quel che comunque verte su uno dei filoni scaturiti dalla separazione da Ilary Blasi.
Stando a quel che risulta a Repubblica, l’ex numero 10 della Roma sarebbe stato presente, in udienza, con il suo avvocato, Antonio Conte. Ma il giudice non ha ascoltato la sua versione, dopo le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi dettate da un cambio di strategia. Perché? Non era stata calendarizzata alcuna testimonianza, si legge, e dunque non era stata prevista alcuna dichiarazione da parte dell’ex numero 10 della Roma in questa udienza incentrata sul possesso e non sulla proprietà dei Rolex.
Francesco Totti all’uscita dal tribunale
Torniamo agli orologi e a dove eravamo rimasti. Il 5 ottobre scorso, dopo la decisione del giudice, gli ex coniugi si erano incontrati per sancire la restituzione dei Rolex come indicato dalla sentenza. Francesco Totti e Ilary Blasi, assistiti dai rispettivi legali, si erano incontrati presso una banca dell’Eur – scelta per depositare i preziosi orologi in una cassetta di sicurezza – e provare a chiudere una delle questioni più controverse dall’avvio del loro lungo addio.
Totti-Blasi, l’incontro per i Rolex
Quel 5 ottobre, gli ex coniugi si erano incontrati per verificare anche il numero e l’autenticità dei Rolex, stando a quanto riportava Repubblica: il per sempre capitano della Roma, oltre al suo avvocato Antonio Conte, si sarebbe affidato anche a un esperto per verificare l’autenticità dei preziosi che Ilary avrebbe portato con sé, assistita dal suo legale Alessandro Simeone.
Un aspetto della questione che rivelava la delicatezza della questione, ma su cui non è trapelato nulla di più nello specifico.
Secondo quel che sarebbe poi riportato, a essere tornati nella cassetta di sicurezza prescelta sarebbero stati tre orologi della collezione rivendicata, anche nelle sedi opportune, da Totti che ha prodotto e allegato la documentazione per attestarne la proprietà.
Su quel capitolo, la giudice Simona Rossi aveva confermato l’”affido condiviso”, avviando l’iter della scelta della banca, della modalità e dei tempi tecnici. Ma, stando a quel che risulta a Il Messaggero, sarebbe anche stata rimarcata in quella circostanza la mancata consegna di quattro degli orologi che avrebbero costituito parte della famigerata collezione del giocatore: a essere rivisti sarebbero stati solo tre Rolex sul totale di sette.
Incontro problematico: il mistero dei Rolex
Nodo che non era stato gradito, inoltre, riguardava un dettaglio dell’affido condiviso: la richiesta di autorizzazione all’altro coniuge per i Rolex che vorranno essere portati al polso. In altri termini, l’orologio che Totti vorrebbe indossare perché possa essere messo al polso necessita del sì di Ilary.
Tradotto: se uno dei due si presenta da solo presso l’istituto di credito dove gli orologi risultano depositati, dovrà chiedere al coniuge – in nome dell’affido congiunto – l’autorizzazione a prelevarlo e a poterlo portare. Fino alla decisione finale è più probabile che rimangano nella cassetta di sicurezza.
Totti con Noemi Bocchi allo stadio per Genoa-Roma
La prossima udienza
Insomma, è più facile che rimangano dove si trovano adesso che vengano esibiti pubblicamente. Tornando agli orologi svizzeri di lusso e alcuni in edizione limitatissima (pare) e alla loro conservazione in una cassetta di sicurezza, Ilary si sarebbe fatta accompagnare all’epoca dal suo legale mentre Francesco continua ad rivolgersi al suo avvocato da sempre, Antonio Conte.
L’avvocato lo ha accompagnato anche oggi, venerdì 19 aprile, in udienza per quei preziosi orologi da collezione, al centro di una diatriba infinita. Appuntamento al 31 maggio, all’udienza per la separazione che deciderà l’addebito del divorzio.