Virgilio Sport

Sinner batte Alcaraz e Bertolucci esplode: dalle accuse di tifo contro al "No trip for cats" liberatorio

Il commentatore, al centro di surreali polemiche insieme alla telecronista Elena Pero, accende i social con l'urlo diventato lo slogan del trionfo di Jannik a Wimbledon.

Pubblicato:

Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Altro che tifo contro. Dopo la finale di Wimbledon, vinta da Jannik Sinner su Carlos Alcaraz, appaiono davvero grottesche le critiche rivolte a questo o a quel telecronista, accusati – estemporaneamente – di “tifare per l’avversario di Sinner”. Gli ultimi della serie sono stati Elena Pero e – incredibile ma vero – Paolo Bertolucci, che per un numero consistente di utenti sui social avrebbero remato contro Jannik, non esaltandone più di tanto le sue gesta oppure magnificando solo quelle degli avversari. Qualcuno, dopo il ritiro di Grigor Dimitrov, è arrivato a criticare la telecronista per non aver nascosto il suo dispiacere per la disavventura del bulgaro. Ma si può?

Sinner-Alcaraz, su Sky va in onda la “telecronaca del tifoso”

Nel calderone c’è finito – suo malgrado – pure Paolo Bertolucci, accusato di aver criticato eccessivamente o comunque di essere stato troppo severo con Sinner, proprio dopo la partita con Dimitrov. Risultato? La finale di Wimbledon su Sky e TV8 s’è trasformata in una sorta di “telecronaca del tifoso” di stampo calcistico, con telecronista e commentatori (insieme a Bertolucci c’era pure Ivan Ljubicic) palesemente frenati nell’esaltare i rari spunti positivi di Alcaraz. Un segnale, il meno piacevole, dell’avvicinamento al tennis di una platea di “tifosi” abituati ai linguaggi e alle storture, appunto, del calcio.

La finale di Wimbledon vista da Bertolucci: “Che goduria”

Bertolucci durante il match s’è lasciato andare a una serie di considerazioni da ultrà di Sinner. Proprio lui, che per qualcuno avrebbe sempre “gufato” il rosso di San Candido, s’è trasformato in commentatore-tifoso. “Che goduria”, l’espressione dopo un ace piazzato da Jannik nel corso del secondo set. “Evvai”, ripetuto più volte dopo alcuni punti particolarmente importanti. “Lunga”, la ‘chiamata’ di una palla out dello spagnolo. Fino al momento cult: “E adesso posso dirlo? No trip for cats“. Una classica espressione di Bertolucci in inglese maccheronico (“non c’è trippa per gatti”), diventata lo slogan del trionfo londinese di Sinner.

L’emozionante omaggio a Rino Tommasi e agli altri grandi

Dalle celebrazioni e dalla gioia sfrenata a un momento di emozione intensa. Insieme alla comprensibile e più legittima felicità per la vittoria di Sinner, Bertolucci ha rivolto un pensiero ai grandi cantori del tennis che non hnno avuto il privilegio di raccontare, nel corso delle loro straordinarie carriere, un momento tanto importante per il tennis e lo sport italiano: “Mi sarebbe piaciuto che Mario Belardinelli, Rino Tommasi, Gianni Clerici, Roberto Lombardi avessero avuto la possibilità di vedere una scena del genere. A noi questa possibilità l’ha data questo ragazzo”. Ne aggiungiamo un altro: Giampiero Galeazzi.

Leggi anche:

Affariesteri.it

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...