Un piccolo rischio, un attimo di paura ma poi l’allarme è rientrato. Quando il nome di Jonathan Milan è finito sulla “lavagna dei cattivi” della giuria del Tour de France, gli appassionati di ciclismo italiano hanno avuto paura che la vittoria tanto attesa potesse svanire come per maledizione.
Il momento di paura per Milan
Il nome di Jonathan Milan, qualche ora dopo la tappa di Laval, ha fatto la sua compara nel referto dei Commissari di Giuria e quando succede di olito non sono mai buone notizie. Gli organizzatori del Tour de France guardano sempre con grande attenzione quello che succede nel corso di una frazione e hanno istituito anche una sorta di sala VAR apposta. Al vaglio tutti i comportamenti dei ciclisti soprattutto quando si parla delle volate che rappresentano sempre un momento di grande apprensione.
La penalizzazione per lo sprinter
L’allarme per Milan comincia a suonare ma alla lettura del referto c’è anche la sensazione dello scampato pericolo: la vittoria del “Toro di Buja” sul traguardo di Laval non è in discussione. Un successo quello dello sprinter che ha rappresentato una vera e propria boccata d’ossigeno per l’azzurro che ha riportato il primo successo italiano al Tour de France sei anni dopo quello conquistato da Vincenzo Nibali. Per Milan arriva una penalizzazione nella classifica generale (10 secondi che di certo interessano poco), m soprattutto una penalizzazione di 10 punti nella classifica della maglia a punti (la verde, ndr) uno degli obiettivi per il corridore italiano. Per questo motivo il vantaggio nei confronti di Pogacar e Girmay si riduce sensibilmente. Il declassamento tanto temuto non c’è e oggi Milan può provare a fare bis a Chateauroux in un’altra frazione dedicata agli uomini veloci.
Pogacar-Visma: nuovo litigio
La Visma di Vingegaard e Tadej Pogacar sembrano essere sempre più presi in una battaglia che va anche al di là del puro confronto agonistico. Già nei giorni scorsi c’erano state le prime avvisaglie di un confronto acceso, e ieri è arrivato l’ennesimo scontro che ha visto coinvolto la maglia gialla con Matteo Jorgenson. Stavolta a far scattare la scintilla è stato un rifornimento nel corso della tappa, con lo sloveno che ha spinto il corridore della Visma che non gli stava permettendo di prendere una borraccia.
A spiegare quello che è successo è stato proprio Pogacar: “Al rifornimento eravamo in fila indiana. Ho segnalato la mia intenzione di andare a prendere una borraccia dall’assistente del mio team che era circa 20 metri prima di quello della Visma. Ma loro hanno deciso di superarci lo stesso a detta, quindi se volevo prendere la mia borraccia non potevo far altro che spingerlo un po’”.